«Stangata di Capodanno. E’ una vera e propria stangata quella che si prospetta per i cittadini che usufruiscono dei servizi a domanda individuale. Aumenteranno le rette dei nidi, nonostante l’ultimo aumento avvenuto solamente lo scorso mese di maggio, il trasporto scuolabus ed i centri estivi tra le altre». E’ quando denuncia il Partito democratico di Sant’Elpidio a Mare, come partito e come gruppo consiliare.
«Inutile la rimodulazione delle tariffe in base all’Isee lineare per raggiungere la tanto agognata perequazione se alla base ci sono aumenti generalizzati. A pagare saranno ancora una volta le famiglie. Basti pensare che saranno interessati dagli aumenti anche le famiglie con Isee fino a 15.000, solitamente considerate in difficoltà e meritevoli di tutele, ma non per la nostra amministrazione. Addirittura, coloro che hanno Isee pari a 25.000 avranno aumenti più importanti, tutti in doppia cifra fino al quasi raddoppio della quota per i centri estivi.
Aumenti dettati da una ben precisa scelta politica visto che i numeri non giustificano tali aumenti; le tariffe a domande individuale, infatti, grazie alla residenza protetta per anziani, che con l’aumento di posti convenzionati genera un profitto, si autofinanziano per il 93%, ciò significa che l’amministrazione di suo ci mette ben poco. La poca attenzione per il sociale e per le famiglie in generale la ritroviamo anche nei capitoli di previsione del bilancio dove figurano solamente 18.000 euro di cui 5000 destinati alle famiglie in difficoltà. Cifre molto vicine allo zero assoluto se consideriamo i momenti di difficoltà in cui versano molti cittadini».
«Prime cifre a bilancio anche per i costi dello spostamento della scuola per la ricostruzione della Bacci. A differenza di quanto annunciato alla presentazione del nuovo progetto – incalzano i dem – i costi non saranno risibili ma troviamo 50.000 euro per via Fontanelle dove verranno posizionati i moduli, cifra secondo noi destinata a lievitare poiché appare inverosimile che il piazzale di accesso rimanga con il solo brecciolino, specie d’inverno, e 125.000 per il palazzo Bartolucci. A queste spese aggiungiamo il contratto di affitto, che per quest’ultimo parla di 6 anni (con possibile proroga), a 40.000 euro annui, e già siamo a circa 300.000 euro di costi per la collettività, confidando che i noleggi per i moduli, 250.000 euro annui, ci vengano finanziati, ma di questo non vi è alcuna certezza soprattutto per gli anni a venire. Visti i primi numeri posti a bilancio le nostre proposte reiterate nel tempo sul dare più considerazione agli immobili di nostra proprietà non erano poi così peregrine, oltre al fatto che a meno di un mese dalla chiusura delle iscrizioni alla secondaria superiore i container o moduli li conosciamo solo da piccole immagine generiche scaricate online.
In mezzo a tutti questi numeri non emerge quale sia l’indirizzo che questa amministrazione vuole dare al suo mandato. In questo bilancio, che colpisce le famiglie senza portare nessuna risposta alla cittadinanza, la luce, tenue, della Stella Cometa di piazza, non ha aiutato a trovare la strada giusta, nonostante come partito abbiamo più volte dato la disponibilità a discutere e confrontarci, ed a dare il nostro contributo sui temi più importanti (vedi ad esempio, la scuola e la bretella di Bivio Cascinare), e lo facciamo nuovamente riguardo due questioni importanti che possono dare la svolta al centro capoluogo e a Casette d’Ete come: il Mandozzi e l’ex consorzio agrario, che secondo noi va di pari passo con la piazza della frazione. Ragionamenti da fare nell’immediato, per poter attingere alle ultime tranche del Pnnr, ma anche per dare una sterzata ed un cambio di passo deciso al destino di questa consiliatura, e soprattutto per consentire a questa città di rialzare la testa».
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