di Alessandro Luzi (foto di Simone Corazza)
Che ne sarà dello Spazio Betti e delle tante attività promosse da Nuova Ricerca Agenzia Res? Dopo l’ultima festa del 30 settembre, le saracinesche dell’ex scuola media si sono abbassate per completare i lavori attualmente in atto. Ed ora? Un piano definito ancora non c’è ma l’amministrazione fermana è alla ricerca di strutture alternative per continuare ad ospitare attività e servizi rivolti ai giovani. A sedersi sul tavolo delle trattative sarà ancora la cooperativa sociale Nova Ricerca Agenzia Res o la giunta virerà verso altri soggetti? A chiarirlo è lo stesso Calcinaro: «Hanno gestito lo Spazio fino a settembre quindi ci confronteremo con loro per garantire un percorso di continuità. Sicuramente non ci sarà più il servizio bar e l’intenzione è di incrementare la proposta culturale». Dunque ci sono delle idee di fondo ma ci sarà da attendere per avere un quadro più chiaro della situazione. Intanto nelle casse comunali è arrivato il finanziamento del Pnrr per recuperare l’intera struttura. L’importo ammonta a 4.970.000 euro. «La prima fase del progetto, in collaborazione con la Nuova Ricerca Agenzia Res, si interrompe per via dei lavori – ha reso noto Calcinaro -. Stiamo trovando degli spazi alternativi per dare continuità alle tante iniziative. Uno di questi potrebbe essere il Buc. Intanto stiamo pensando di trasferire il segretariato sociale nel plesso di via Roma, nell’ex circolo per anziani. Uno spazio idoneo per le rassegne cinematografiche è il cortile del Fontevecchia »
Invece per quanto riguarda la gestione della struttura, il progetto originario era stato finanziato in due step dal Dipartimento della funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del Fis (Fondo di innovazione sociale): il primo con 150mila euro a disposizione, l’altro con 450mila euro. Motivi per cui l’amministrazione aveva puntato molto sullo Spazio e Calcinaro ha sempre difeso a spada tratta la programmazione della cooperativa sociale. Soprattutto quando i comportamenti molesti di alcuni ragazzi che frequentavano quel luogo, avevano iniziato a suscitare critiche e polemiche. La programmazione era stata avviata a metà marzo e gli eventi si rivolgevano in particolare ai giovani. L’idea era di creare un vero e proprio punto di ritrovo con mostre, concerti, jam session, dibattiti e non solo. Infatti i locali prevedevano anche degli spazi destinati a sale studio, coworking, corsi di formazione ed altre attività di aggregazione sociale. Nei mesi estivi, però, alcuni residenti avevano addirittura firmato un esposto per via degli schiamazzi, urla, musica a volume troppo alto ed altri atteggiamenti considerati inopportuni. Il primo cittadino si era schierato apertamente e nettamente a favore dei giovani, preferendo «il vocio rispetto a un inquietante e perenne silenzio». Pertanto la giunta è a lavoro per partecipare al terzo livello di finanziamento del bando Fis che farebbe entrare un milione di euro nelle casse del Comune. A conti fatti si parla di quasi il doppio dei due step precedenti. «Per aggiudicarlo dobbiamo però proseguire con le attività – ha affermato Calcinaro -. Mentre siamo alla ricerca di spazi da utilizzare durante i lavori allo Spazio Betti, valuteremo insieme a Nuova Ricerca Agenzia Res un progetto da presentare al bando che verrà aperto alla fine del 2024».
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