Il Liceo Artistico sarà accorpato al Liceo A. Caro. Questa è una tra le grandi novità del piano scolastico, approvato in Provincia il 29 novembre 2023. Il 5 gennaio ha ricevuto il via libera anche dalla Regione. Le riforme partiranno dal nuovo anno accademico. «Con grande apertura abbiamo detto subito sì a questa riforma – ha affermato la dirigente del Liceo Classico e delle Scienze Umane, Stefania Scatasta -. Non ci saranno grandi novità. Ogni scuola manterrà il proprio status e in tutti gli istituti rimarrà intatta la volontà di accogliere gli studenti. Ovviamente dovremo organizzare il passaggio ad una identità allargata per formare un nuovo polo umanistico e delle arti».
L’unione parte già dal nome, infatti si chiamerà Liceo “Caro Preziotti Licini”. Ma cosa accadrà fattivamente? «Ognuno lavorerà sui plessi dei rispettivi istituti e ogni entità manterrà la propria organizzazione interna. Certamente ci sarà un momento collegiale di conoscenza, lavoreremo a progettualità comuni, si istaureranno nuove collaborazioni. Credo che da parte del Liceo Artistico ci sarà la nostra stessa accoglienza, apertura e la volontà di costruire qualcosa insieme. Sono certa che lavoreremo bene in quanto riusciremo a capitalizzare le esperienze dei docenti e di tutto il personale, per poi metterle a fattore comune. Questa unione sarà molto simile alla sinergia interna al nostro istituto. Sarà un’occasione di crescita culturale, volta sempre alla formazione degli studenti. Poi è chiaro, ogni plesso rimarrà nel suo ambito di lavoro. E’ un accorpamento logico perché siamo dei licei e quindi si darà una continuità al progetto comune».
Alessandro Luzi
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