Basket Fermo, a Matelica battuta d’arresto ai tempi supplementari

PRIMA DIVISIONE - In casa della Halley Informatica l'extra time ha sorriso ai padroni di casa, al suono della sirena vittoriosi per 99-95 sul quintetto di coach Marilungo

FERMO – Tutte le sconfitte fanno male. Ce ne sono alcune, però, che fanno meno male di altre e sono quelle che scaturiscono da una battaglia sportiva, giocata fino all’ultimo respiro, fino all’ultima goccia di sudore. Quella giocata a Matelica ieri sera è stata una di queste battaglie, combattuta con le unghie e con i denti da entrambe le squadre e arrivata fino al tempo supplementare con un alternarsi di emozioni che solo questo sport sa regalare.

IL TABELLINO

HALLEY INFORMATICA MATELICA 99: Zamparini (cap.) n.e., Conti 22, Pecchia 3, Carone 32, Brugnola, Gentilucci 25, Carsetti 3, Offor 6, Costantini 6, Salvucci 2. All. Porcarelli

BASKET FERMO 95: Cipriani 3, Andrenacci n.e., Mezzabotta (cap.) 14, Ferracuti n.e., Quondamatteo 30, Martinelli 19, Catakovic 18, Santarelli n.e., Pedicone 3, Palmucci 2, Poggi 6. All. Marilungo, vice Valentini

ARBITRI: Leonardo Palmieri di Porto Recanati (MC) e Matteo Crosta di Recanati (MC)

PARZIALI: 30-23, 16-24, 20-14, 18-23, 15-11

PROGRESSIVI: 30-23, 46-47, 66-61, 84-84, 99-95

NOTE: Tiri da 3: Matelica 8, Fermo 9. Tiri liberi: Matelica 23 su 29 (79%), Fermo 15 su 28 (54%). Falli: Matelica 28, Fermo 24 Usciti per 5 falli: Conti e Costantini (Matelica) e Poggi (Fermo)

LA CRONACA

Alternarsi di emozioni difficilmente raccontabili a parole ma sono sicuro che riuscirete ad immaginare il clima del palasport di Matelica quando Conti, a 9 secondi dalla fine dei tempi regolamentari, segna il +2 di Matelica e pochissimi secondi dopo Quondamatteo rimette in parità il punteggio consegnando definitivamente la gara ai tempi supplementari. Ed è solo la conclusione di quaranta minuti giocati su tentativi di allungo e forsennate rimonte. Analizzare le cause della sconfitta non è molto difficile: prima di tutto il pareggio non è contemplato nella pallacanestro e poi, arrivati ai tempi supplementari, la lucidità viene meno, saltano gli schemi, e chi ne ha un po’ di più degli avversari vince. Evidentemente i ragazzi di Matelica, nonostante fossero in riserva come i fermani, avevano un po’ di più carburante da spendere, in lucidità e precisione. Da sottolineare anche le percentuali ai tiri liberi: se i giallo blu fermani avessero realizzato qualche canestro dalla lunetta in più forse oggi racconteremo un’altra storia, ma tant’è.

Nonostante la sconfitta, a Matelica si sono accese delle luci per i ragazzi guidati da Marco Marilungo, che dopo il buio totale della battuta d’arresta casalinga contro Porto San Giorgio, portano segni di speranza notevoli per il proseguo del campionato. L’arrivo di Adem Catakovic nel roster del Basket Fermo ha dato indubbiamente un’iniezione di fiducia in tutti i ragazzi, che sentono di avere un ulteriore punto di riferimento d’esperienza in mezzo al campo.

Lo stato di forma di Davide Mezzabotta, se non incappa in problemini fisici, lo porta ora a macinare chilometri accendendo la squadra come un motorino d’avviamento. Anche Andrea Martinelli ha ripreso a consolidarsi come colonna portante della squadra. Ma chi davvero merita una menzione speciale è il sempreverde Marco Quondamatteo, trascinatore irrefrenabile, spesso immarcabile con i suoi 30 punti a referto, sicuramente uno dei migliori giocatori in campo. Con questi quattro fari accesi il percorso verso la conclusione della regolar season risulta più chiaro. Ora non resta che preparare la prossima sfida, terza del girone di ritorno, da giocare nella palestra fermana contro gli Amatori di San Severino, una rivincita sulla partita di andata, culminata con la sconfitta dei fermani arrivata, ironia della sorte, dopo i tempi supplementari.

 


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