Il Conservatorio Pergolesi incanta il teatro dell’Aquila con il concerto che inaugura l’anno accademico (Le Foto)

FERMO - L'applauditissima esibizione ieri pomeriggio. Il presidente del conservatorio, Igor Giostra: «Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato a questo evento. Vedere il teatro pieno è meraviglioso, la musica può essere fonte di crescita e arricchimento, per tutti noi e per i ragazzi che si esibiranno». Il direttore Piero Di Egidio: «Ci saranno sicuramente altri concerti, per esprimere al meglio l'eccellenza di questo conservatorio»

di Francesco Silla

Conservatorio Pergolesi sul palco. Al teatro dell’Aquila concerto inaugurale del nuovo anno accademico.

Nel pomeriggio di ieri, al Teatro dell’Aquila, il conservatorio Pergolesi ha inaugurato il nuovo anno accademico con un concerto di musica classica e jazz.

Sono stati eseguiti brani di grandi compositori classici come Bacharach, Bruch, Beethoven e Puccini, per iniziare l’anno con il piede e la musica giusti.

«Ringrazio tutti voi che avete riempito il teatro. Ringrazio il conservatorio Pergolesi, siamo felici di poter contare su questo istituzione cittadina» le dichiarazioni dell’assessore alla cultura di Fermo, Micol Lanzidei.

Ha preso poi la parola il presidente del conservatorio, Igor Giostra: «Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato a questo evento. Vedere il teatro pieno è meraviglioso, la musica può essere fonte di crescita e arricchimento, per tutti noi e per i ragazzi che si esibiranno».

«Un onore e un piacere essere entrato in questa realtà. Abbiamo organizzato questo evento con un corpo docenti fantastico. – ha spiegato il nuovo direttore Piero Di Egidio – Sono arrivato da poco e questa data era già stata fissata. Ho lavorato quindi per ampliare la partecipazione studentesca. Su sessanta musicisti, solo sei sono professori, gli altri 54 tutti studenti. Ci saranno sicuramente altri concerti, per esprimere al meglio l’eccellenza di questo conservatorio. Sono contento che questa inaugurazione sia in connessione con la città e non rimanga autoreferenziale. È un modo per valorizzare le eccellenze del Pergolesi – ha continuato Di Egidio -. Anche le audizioni per la scelta dei solisti e dei cantanti sono state partecipatissime e di altissimo livello. È segno che l’istituzione è sana. Prossimamente l’intenzione è quella di ampliare il programma a tre concerti. Un ringraziamento va alla Fondazione Rete Lirica delle Marche che ha partecipato alla produzione dell’evento e al Comune di Fermo. Questa sinergia è un qualcosa di straordinario. In Italia soltanto Palermo e Catania possono vantare una collaborazione e una apertura alla cittadinanza di questo tipo».

Dopo i saluti iniziali e l’ingresso del primo violino e del direttore d’orchestra, il concerto è iniziato con l’inno d’Italia, per poi proseguire con una rassegna classica e jazz suggellata da lunghi e sentiti applausi. Il repertorio selezionato? Di altissima qualità. Il 2024 è il centenario della morte di Giacomo Puccini quindi, si diceva, sono state eseguite alcune tra le sue arie più note. Spazio anche per Ludwig Van Beethoven e Max Bruch. La tradizione operistica si abbraccia al jazz con due composizioni di Burt Bacharach, scomparso lo scorso febbraio.

 


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