«Calci, pugni e insulti alla mia assistita: condannato a un anno e cinque mesi di reclusione»

L’avvocato Giacomo Galeota

Ieri mattina, presso il Tribunale di Fermo, il giudice Di Gerio ha condannato un uomo per i reati di violazione di domicilio e lesioni personali, poiché lo stesso si è introdotto nell’appartamento di una donna, mia assistita, contro la sua volontà ed ha usato violenza sulla sua persona colpendola con una manata alla fronte e con pugni e calci al viso e al corpo, causandole lesioni personali guaribili in una settimana». A comunicare l’esito processuale è direttamente l’avvocato giacomo Galeota che assiste la donna.

Ed è lo stesso avvocato a ricostruire l’accaduto sfociato nella condanna. Una vicenda che nasce nel mese di novembre del 2019 «quando l’uomo, che abita nello stesso condominio della mia assistita, a Porto Sant’Elpidio, ha rivolto insulti alla donna urlando dalla finestra del suo appartamento e, scendendo le scale fino a raggiungere l’uscio dell’appartamento della donna, l’ha colpita con pugni e calci sulla nuca, sulla schiena e sulle gambe. La mia assistita, in quella circostanza, era stata trasportata al Pronto Soccorso di Fermo, dove è stata dimessa con una prognosi di sette giorni». E così, dopo i referti e la denuncia, si è arrivati all’udienza tenutasi ieri mattina all’esito della quale, il giudice del Tribunale di Fermo, in composizione monocratica «ha condannato l’imputato alla pena di un anno e cinque mesi di reclusione, oltre a 1.500 euro di risarcimento danni in favore della vittima, costituitasi parte civile».

Il tribunale di Fermo