«L’ospedale di Amandola era un gioiello. Deve tornare a quei livelli» L’appello di Treggiari

AMANDOLA - L'ex sindaco Treggiari: «Il report di gennaio-ottobre 2008 ci parla di reparti gioielli che davano lustro al Vittorio Emanuele II ed al nostro territorio. Quel presidio è fondamentale per l'area montana»

Riccardo Treggiari, ex sindaco di Amandola

«Rovistando tra le carte del mio archivio, relative agli anni del mio mandato di sindaco, ho trovato una relazione sull’attività operativa del Reparto di Chirurgia Generale dell’ ospedale di Amandola nel periodo gennaio-ottobre 2008. È una risposta in termini numerici a coloro che hanno sempre gettato fango sul nostro nosocomio, salvo poi accorgersi in questi anni di privazione dei suoi servizi, quanto fosse importante e quale gioiello di presidio sanitario rappresentasse per la zona montana». Così inizia la nota dell’ex primo cittadino di Amandola, Riccardo Treggiari, riguardo il presidio ospedaliero della città.

«Nella relazione si parla di un trend positivo di ricoveri ed interventi pari al 30%, nonostante la carenza di personale ed il 40% dei ricoverati afferiva da territori diversi da quelli della cintura montana. L’ Unità Operativa di Chirurgia aveva 4 dirigenti medici, 12 infermieri professionali, 1 caposala e 6 tecnici paramedici; alla stessa U.O. afferiva un Otorino che svolgeva attività in day surgery e un Ortopedico specialista di chirurgia della mano. Il Servizio di Anestesia era assicurato dalla presenza continua di un Medico Anestesista. Qualche cifra. Ben 927 interventi, di cui 660 di Chirurgia Generale e 267 di Orl e Ortopedia; nell’ anno precedente, cioè nel 2007, gli interventi erano stati 627 con un unità medica in più a disposizione. Nella nota si dice ancora che nell’ ospedale, nel precedente decennio, quanto alla Chirurgia del Pancreas, furono eseguiti 27 interventi di resezione. Come avete ben capito, per chi non ricorda, eravamo in presenza di un Reparto gioiello che, insieme agli altri Reparti, dava lustro al Vittorio Emanuele II ed al nostro territorio. Noi vogliamo tornare a quei livelli di servizio il prima possibile».


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