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La Protezione civile chiama le nuove generazioni: «Corso partecipato ma modesta presenza di giovani. Urge una nuova sala operativa»

PORTO SAN GIORGIO - «Il coordinatore Luciano Pazzi  auspica una soluzione in tempi brevi per sopperire a questa situazione che limita fortemente l'efficienza delle attrezzature, la loro pronta disponibilità e - si legge nella nota - l'efficace operatività dell'intero gruppo comunale di volontari. A tale scopo lancia un invito a diventare volontari perché prevedere, prevenire, mitigare i rischi, gestire e superare le emergenze sono le nobili attività dei volontari della Protezione civile prestate a servizio dell'intera comunità»

Sono stati oltre 40 i nuovi aspiranti volontari di tutta la provincia di Fermo che hanno partecipato  al corso di formazione indetto dal Servizio della Protezione civile della Regione Marche. Un numero significativo di persone che hanno scelto di dedicare il proprio tempo libero all’attività sociale della Protezione civile.

«Modesta però la presenza dei giovani, che sempre meno – fa sapere Teresa Scriboni con una nota – si avvicinano al mondo del sociale.  L’attività formativa, non solo quella rivolta ai volontari, è importante perché permette una maggiore comprensione degli eventi calamitosi e rende i cittadini consapevoli e resilienti. Per questo motivo è importante introdurre la formazione di Protezione civile anche nelle scuole attraverso attività e strumenti formativi adatti come quello di “Io non rischio” che il Gruppo Comunale di Porto San Giorgio si appresta a portare nelle scuole medie della città. Il Gruppo Comunale della Protezione Civile di Porto San Giorgio ha ospitato questa iniziativa nell’unico locale rimasto disponibile dopo l’incendio che ha distrutto l’autoparco comunale».

Questo ha reso inagibile la sala operativa, trasferita al piano terra dell’edificio adiacente mentre il resto delle attrezzature sono ancora riposte in container e tensostruttura, messi a disposizione dal Dipartimento e da Comuni limitrofi. «Il coordinatore Luciano Pazzi  auspica una soluzione in tempi brevi per sopperire a questa situazione che limita fortemente l’efficienza delle attrezzature, la loro pronta disponibilità e – si legge nella nota – l’efficace operatività dell’intero gruppo comunale di volontari. A tale scopo lancia un invito a diventare volontari perché prevedere, prevenire, mitigare i rischi, gestire e superare le emergenze sono le nobili attività dei volontari della Protezione civile prestate a servizio dell’intera comunità».

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