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Avis Montegiorgio, è tempo di bilanci. Dati ok ma preoccupano il numero di nuovi donatori e la lavorazione del sangue

MONTEGIORGIO - La relazione del presidente Marco Armellini. Tutti i numeri, i punti di forza e le preoccupazioni dell'Avis montegiorgese

Alla presenza del presidente dell’Avis provinciale, Elena Simoni, si è svolta ieri alle ore 16, in seconda convocazione, l’assemblea annuale della sezione Avis “Ortelio Ortenzi” di Montegiorgio, guidata dal presidente Marco Armellini.

Ha aperto i lavori assembleari la presidente Simoni, salutando i soci donatori intervenuti ed evidenziando come la donazione del sangue sia «testimonianza concreta dei valori universali di altruismo, solidarietà e civismo». La presidente ha poi informando che il sistema trasfusionale marchigiano sta vivendo «un difficile periodo dovuto alla cronica mancanza di medici ma attualmente il problema più rilevante riguarda l’officina regionale per la lavorazione di sangue e di plasma provenienti dai Centri Trasfusionali di tutte le Marche. E’ proprio questo il grido di allarme lanciato da Daniele Ragnetti, presidente di Avis Marche, dovuto all’immobilismo degli organi decisori regionali, una situazione che sta rallentando e penalizzando fortemente la lavorazione di tutto il sangue e il plasma raccolto nella regione Marche, causato dalla mancanza in organico di personale tecnico. Se queste problematiche non saranno risolte in brevissimo tempo non sarà più possibile assicurare la sufficienza ematica e di medicinali plasmaderivati».

Il presidente Armellini ha preso la parola salutando e ringraziando i presenti per la partecipazione all’assemblea annuale, che rappresenta «un momento d’importante confronto per l’associazione e occasione di valutazione dell’operato del consiglio direttivo. Quando ho assunto la guida dell’associazione ho cercato di stabilire, per me e per le persone del consiglio direttivo, due regole precise: la prima regola è che questa associazione non è del presidente, ma è di tutti noi che contribuiamo a darle continuità attraverso il dono del sangue e il dono del proprio tempo. Per questo motivo ho cercato di coinvolgere tutti i componenti del consiglio direttivo nelle decisioni da prendere in maniera democratica e con spirito comunitario, senza mai far prevalere la mia autorità. La seconda regola è che l’associazione deve essere attenta al proprio passato e alla propria storia e saper interpretare il presente e soprattutto il futuro, un futuro sempre più a tinte fosche per il mancato ricambio generazionale, di cui abbiamo tanto bisogno. Nonostante i frequenti richiami da parte della responsabile del servizio trasfusionale, finalizzati ad un migliore e più proficuo impegno e nonostante le molte giornate di chiusura del centro trasfusionale di Montegiorgio, per cause organizzative interne all’Azienda Sanitaria e non dipendenti dalla nostra associazione, quali lavori in corso e la mancanza di medici, la raccolta associativa di Sangue Intero e di Plasma ha dato risultati confortanti, 673 sacche di sangue intero e 139 di plasma con 36 donazioni in più rispetto all’anno scorso, di cui 7 di sangue intero e 29 di plasma. Consideriamo però che siamo in debito rispetto alla raccolta associativa del 2022. Se è vero che i donatori attivi sono passati da 259 a 344, con 85 unità in più, preoccupante è la situazione dei nuovi donatori, solamente due nuovi donatori in più rispetto all’anno precedente. Preoccupa anche l’età dei donatori, mediamente alta». 

Un dato importante sul quale bisogna insistere è il recupero di 65 donatori con meno di due anni dall’ultima donazione, a fronte di 35 recuperati nel 2022. 

«Tornando alla nostra associazione, le attività sociali, finalizzate all’acquisizione di nuovi donatori sono sempre le stesse: presenza sul territorio nelle cerimonie religiose, amministrative, sportive, per lo meno nel comune di Montegiorgio e paesi limitrofi. L’8 luglio dopo diversi anni di stop forzato dovuto al covid, abbiamo ripristinato la festa del donatore, nel 63esimo anniversario di fondazione, in quella occasione sono state consegnate le benemerenze ai soci donatori. Il 26 novembre abbiamo partecipato alla camminata nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L’8 dicembre, per ringraziare i donatori, abbiamo organizzato la riuscita gita a Napoli, trascorrendo una bellissima giornata all’insegna dell’amicizia e della fraternità. E’ opportuno ricordare gli incontri con gli studenti delle scuole medie di Falerone, Servigliano e Montappone, per parlare loro dell’Avis e delle sue finalità sociali e sanitarie. Tra l’altro è utile considerare la vicinanza alla parrocchia di Montegiorgio con l’acquisto dei biglietti annui della lotteria, l’acquisto dei calendari e penne con il logo della nostra comunale da portare in tutte le scuole del territorio. Per ultimo le numerose sponsorizzazioni anche se con piccole cifre, visto l’aumentato numero di richieste, sponsorizzazioni che comunque hanno contribuito a veicolare il nome dell’Avis nel territorio. Mi piace puntualizzare che – continua il presidente – la sponsorizzazione della Società pongistica Virtus di Servigliano, che quest’anno è passata in A2, ha portato anche noi in serie A, facendoci conoscere da più ampi panorami nazionali. Nell’ottica di fidelizzazione dei giovani donatori abbiamo investito una grande parte delle risorse economiche per dare alla nostra sede un aspetto moderno e accattivante. A tale scopo abbiamo rinnovato il mobilio vecchio e tarlato con nuovi arredi pratici e funzionali e rifatto l’impianto elettrico, con l’impegno di tenere aperta la sede qualche giorno al mese per incontrare i donatori. La situazione finanziaria è adeguata a supportare i costi fissi di gestione e le necessarie risorse a sostegno delle iniziative promozionali, nonostante quest’anno le uscite abbiano superato le entrate. Non mi sento di fare programmi o proclami per il futuro, le priorità e le cose da fare sono sempre le stesse, le sappiamo fare, l’abbiamo sempre fatto e lo faremo ancora, dobbiamo solo farlo con più determinazione».

Dopo la relazione morale del presidente Armellini, il tesoriere Alessandro Petritoli ha illustrato i dati del bilancio consuntivo del 2023 con la relazione del Revisore dei Conti e presentato il bilancio preventivo per il 2024, approvati all’unanimità dall’assemblea dei soci.                      In chiusura sono stati in seguito nominati i delegati all’assemblea provinciale che si terrà il 23 marzo ad Amandola.

 


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