«Il sindaco non è incline al dialogo ma noi continueremo a vigilare»
GROTTAZZOLINA - Il gruppo di opposizione "La Colomba": «Certamente la maggioranza ha il diritto di governare ma la minoranza ha il diritto di esprimersi a voce alta ogni volta che ritiene che la maggioranza abbia agito in modo inesatto o non faccia gli interessi di tutti i cittadini»
«Quanto successo in consiglio comunale l’8 febbraio scorso con l’attacco del sindaco Alberto Antognozzi all’intera minoranza, con particolare “attenzione” al suo capogruppo Ivana Pallottini che, vista la chiusura ad ogni possibile e civile confronto, ha abbandonato giustamente l’aula,
cosa che avrebbe dovuto e potuto fare tutta la minoranza rimasta invece, e responsabilmente in aula, ha ulteriormente contribuito a delineare il profilo del nostro primo cittadino, assolutamente non incline al dialogo e al confronto». E’ quanto si legge in una nota stampa del gruppo di minoranza di Grottazzolina, “La Colomba”.
«Certamente la maggioranza ha il diritto di governare ma la minoranza ha il diritto di esprimersi a voce alta ogni volta che ritiene che la maggioranza abbia agito in modo inesatto o non faccia gli interessi di tutti i cittadini. Leggiamo che il sindaco annuncia in pompa magna la sua ricandidatura (su Cronache Fermane) che, dice, segue ad un confronto “sia all’interno del gruppo consiliare di maggioranza sia con il gruppo allargato di cittadine e cittadini che hanno dato vita alla lista civica “Rinascita Grottese”. Lo fa con una forza che non ha avuto quando la minoranza ha chiesto delucidazioni sulle dimissioni del Revisore dei Conti, quando ha emendato con un atto a nostro avviso errato un precedente documento tecnico-contabile errato, con una tranquillità che non ha avuto quando la minoranza ha presentato osservazioni al Dups e al bilancio di previsione 2024-2026 a giustificazione del proprio unanime voto negativo. Sappia il sindaco, ma soprattutto sappiano i cittadini elettori, che la minoranza, malgrado appunto la legittima ipotesi di disertare i consigli comunali impostati oramai come luogo di scontro e non di pacato confronto, continuerà a vigilare sull’operato della maggioranza con gli strumenti offerti dalla legge in forza del mandato ricevuto da quasi la metà degli elettori di Grottazzolina. Spiace che il sindaco, il cui ruolo sarebbe quello di rappresentare tutti i cittadini grottesi e non un misterioso “gruppo allargato di cittadine e cittadini” di cui si ignorano composizione e consistenza, non perda occasione per mostrare la concezione di arroganza amministrativa che purtroppo è molto tipica di questa nostra Italia e che, purtroppo sta avendo un laboratorio, sicuramente minore ma per certi aspetti fedele, anche a Grottazzolina».