Pubblica illuminazione, i tanti dubbi di Brignocchi. E una certezza: «Chi ha causato il pantano è solo il Comune»

PORTO SAN GIORGIO - Intervento dell'ex sindaco Claudio Brignocchi in merito alla vicenda dell'appalto per la pubblica illuminazione. Tre quesiti quelli rivolti da Brignocchi, in veste di cittadino come tiene a precisare, all'Amministrazione comunale.

«Le dichiarazioni del sindaco di Porto San Giorgio sulla vicenda che vede contrapposti una società e il Comune di Porto San Giorgio in merito ala sentenza del Tar Marche appena uscita in ordine all’appalto di efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione, suscita almeno tre quesiti-considerazioni cui si spera venga data risposta» così Claudio Brignocchi, ex sindaco, che da cittadino, come tiene a precisare lo stesso, interviene su questa vicenda per sollevare tre quesiti all’amministrazione Vesprini.

«Non è vero, in primo luogo, che sia stato respinto il ricorso di società contro la delibera del Comune di Porto San Giorgio con cui la scorsa primavera era stato revocato l’interesse all’assegnazione della gara: il rigetto è solo di tipo procedurale, senza alcuna valutazione di merito, collegato al semplice fatto che non essendo la società stessa aggiudicataria dell’appalto, non vanta alcun interesse ad impugnare la delibera del Comune che revoca una gara che alla stessa non è stata aggiudicata» scrive Brignocchi che aggiunge poi il secondo quesito «l’unico soggetto che avrebbe avuto interesse alla impugnazione della delibera del Comune di revoca della gara, è la ditta affidataria definitiva dell’appalto. Come mai, quindi, tale ditta non ha impugnato l’atto del Comune che la privava dell’aggiudicazione di un appalto così importante e per il quale ha combattuto per diversi anni per giungere all’assegnazione? Forse perché in questo modo è tale ditta e non certamente il Comune, che si è liberata di un contratto del tutto favorevole al Comune e non conveniente per sé stessa, considerando che pur di aggiudicarsi la gara la ditta stessa aveva accettato le più onerose per lei condizioni offerte dalla prima società?».

Brignocchi chiosa con l’ultimo quesito. «L’unico che ha causato il pantano è il Comune di Porto San Giorgio. Dopo aver infatti a gennaio 2023 aggiudicato in via definitiva la gara, solo due mesi dopo deliberava la revoca della gara stessa, privandosi in tutta evidenza di un appalto evidentemente troppo favorevole per l’ente e svantaggioso per il privato appaltatore. E dopo essere entrato nel pantano come si può dire che ora ne siamo usciti? Oltre alla perdita di tanto altro tempo per giungere alla nuova soluzione che non possiamo ancora sapere quale sarà, chi garantisce che le nuove condizioni dell’aggiudicazione saranno migliori di quelle che avremmo avuto semplicemente dando seguito all’appalto a favore della ditta aggiudicataria? E soprattutto, come potrà il Comune in ogni caso evitare di assegnare alla Sgds direttamente l’appalto a condizioni diverse e peggiori da quelle già ottenute dalla ditta? Siamo curiosi di sapere se qualcuno saprà e vorrà rispondere».

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