Smania da ponte, c’è chi non riesce ad attendere il 16 marzo per iniziare a passeggiare e percorrere il nuovo ponte ciclopedonale sull’Ete. Tanta la curiosità. Ma il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, invita a rispettare il cantiere. E rigetta quello che lui definisce “provincialismo”.
«Mi sono giunte alcune foto di barriere abbattute e gente che iniziava a percorrere il ponte. Da una parte chiedo di rispettare le recinzioni, siamo ancora in un cantiere e quindi c’è il divieto di entrarvi, quindi attenzione. D’altro canto però si intuisce quanto quest’opera sia attesa per i due Comuni, da sempre». E l’importanza di questa opera, di averla fatta insieme a Porto San Giorgio credo che sia una di quelle cose che mi porterò dietro sempre. E anche ora c’è chi si lagna, chi non la vuole perché rovina il paesaggio, chi è del fronte che a Fermo, tutto deve rimanere immobile sennò è da criticare (e guardate che la lista è lunga…). Poi chi, di fronte a quanto realizzato pensa e si concentra solo sul “nome” (e magari oggi chi si accanisce, chi fino ad un anno fa sentenziava “sto ponte non si farà mai”…e ce n’erano di profeti de noantri). Come se i ponti avessero un nome, e poi si pensa al nome e non all’importanza di fare qualcosa di raro, all’impatto sulle due città e di prepararsi al meglio per questo impatto: ecco, io questo lo chiamo a volte “provincialismo”, che è un sentire che troppo spesso ha tarpato le ali a queste terre, a questo territorio. Con me, signori, non attacca».
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