Nicola Loira
La commissione porto spacca il Consiglio. All’amarezza del sindaco Vesprini per le assenze registrate tra i banchi della minoranza, eccezion fatta per Catia Ciabattoni, fa da contraltare l’intervento dell’ex primo cittadino Nicola Loira, invitato al pari degli altri consiglieri in commissione, che a stretto giro replica a Vesprini. «Il sindaco ha sentito la necessità di attaccare la minoranza consiliare con un post avvilente ed intriso di populismo. Ha attribuito l’assenza in commissione di alcuni di noi parlando di rancore, di disinteresse per il bene della città. Non si è chiesto e non ha chiesto se ci fossero legittimi impedimenti, ha preferito tacere e attaccare l’indomani. Ma poi perché? Con tutti i problemi che ci sono ce n’è bisogno? Sta di fatto che io e la consigliera Baldassarri eravamo fuori per lavoro, il consigliere De Luna si è dovuto assentare e il consigliere Agostini impegnato a fare il medico» scrive il capogruppo dem, Nicola Loira che poi aggiunge «sono due anni che chiediamo di consentire la partecipazione almeno alla conferenza dei capigruppo e alle commissioni anche da remoto, come succede ovunque. In alcuni comuni, ad esempio Ancona, è consentito anche per i Consigli comunali. Ringrazio il Presidente Bragagnolo per averlo concesso nell’ultima seduta dei capigruppo. Nella commissione in questione tra l’altro, in merito al porto, non c’era da discutere niente, solo comunicazioni da parte del sindaco che la consigliera Ciabattoni ha ascoltato e prontamente riferito al gruppo».
Loira chiede quindi di ricorrere anche allo strumento informatico per permettere la partecipazione da remoto «altrimenti se si insiste nel fare convocazioni per gli stessi giorni alle stesse ore c’è il fondato sospetto che si vuole evitare scientemente la partecipazione. Nessuno di noi sta a spasso, nessuno fa politica per professione, nemmeno transitoriamente. Ne io né i miei colleghi abbiamo bisogno di lezioni, men che meno dal sindaco». La commissione convocata ieri, ed aperta a tutti i consiglieri e non solo ai componenti di diritto, doveva essere l’occasione per discutere del progetto per la realizzazione della nuova piscina terapeutica al vecchio ospedale e a margine anche della situazione porto. «Solo tanta amarezza -rimarca Vesprini- perché il nostro obiettivo era quello di un confronto aperto ed allargato in particolare sulla vicenda portuale che si trova in una situazione di oggettivo stallo. Nessuna volontà di primeggiare o di accusare, ma piuttosto di aprire un dibattito sul futuro stesso della struttura portuale e spiegare quello che è stato fatto fino ad ora dagli uffici, nonché rispondere ad eventuali domande dell’opposizione. E chissà che non emergevano spunti di riflessione validi per avviare un percorso comune proprio sul porto. In fondo hanno chiesto dall’opposizione sempre una condivisione ed è quello che abbiamo fatto perché non abbiamo nulla da nascondere si questa vicenda».
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