Piano del porto, dopo 17 anni la sentenza: «Ricorso del concessionario improcedibile»

PORTO SAN GIORGIO - Correva l'anno 2007 quando la società Marina si appellò al Tar Marche chiedendo l'annullamento della delibera approvata dal Consiglio comunale di Porto San Giorgio ed avente per oggetto "linee programmatiche della zona portuale". Oggi la pubblicazione della sentenza del tribunale amministrativo che ha dichiarato la improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse.

Il porto turistico di Porto San Giorgio (foto Cristiano Ninonà)

di Sandro Renzi

Correva l’anno 2007 quando la società Marina si appellò al Tar Marche chiedendo l’annullamento della delibera approvata dal Consiglio comunale di Porto San Giorgio ed avente per oggetto “linee programmatiche della zona portuale”. Sindaco era l’avv. Claudio Brignocchi in testa ad una amministrazione di centrosinistra. Dopo anni di silenzio qualcosa cominciava a muoversi in quegli anni intorno al futuro del porto ingessato dal fallimento prima e dalla mancanza di una pianificazione dopo. Chiamati in causa dal concessionario dell’approdo, oltre al Comune ovviamente, anche la Regione Marche, la Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Agenzia del Demanio.

E ciò perché oltre alla delibera consigliare, venivano contestati altri atti successivi tra cui l’indizione della conferenza dei servizi da parte della Regione e la delibera di giunta dell’ente dorico relativa all’adozione del piano regolatore del Comune di Porto San Giorgio relativa all’area in questione. Tra udienze e qualche rinvio si è arrivati a febbraio di quest’anno all’udienza di merito, dopo ben 17 lunghi anni dal deposito del ricorso, ed oggi alla pubblicazione della sentenza da parte dei giudici amministrativi. Epilogo, se vogliamo, scontato in qualche modo visto che di acqua sotto ai ponti in tre lustri ne è passata. Quello di oggi quindi è solo un piccolo tassello che va a comporre il mosaico assai più complesso dei rapporti intercorsi negli ultimi tempi tra la società Marina e il Comune rivierasco. Tornando alla sentenza, il Tar ha stabilito che il ricorso «è improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse» ed ha compensato le spese legali accogliendo le eccezioni delle parti resistenti. In buona sostanza, i provvedimenti impugnati con il ricorso del 2007 sono stati tutti superati da successive determinazioni che hanno portato all’attesa pianificazione dell’area portuale «diversa da quella tratteggiata con gli atti oggetto del presente giudizio» si legge nella memoria depositata dal Comune sangiorgese. Provvedimenti che, peraltro, non sono stati mai impugnati dal concessionario del porto. Si veda ad esempio la delibera della giunta regionale con cui è stato adottato il piano regolatore del porto e quella con cui è stato approvato lo strumento urbanistico, entrambe nel 2022. Inoltre proprio nel 2009, sindaco l’avv. Andrea Agostini, gli atti impugnati erano stati revocati dal Consiglio comunale.


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