«L’utente non è pronto a stare dietro a un processo di questo tipo, non è sempre in grado di sostenerlo». Così Pamela Cocci, dell’associazione La Pira, intervistata questo pomeriggio ai microfoni di Radio Fm1, insieme al presidente Maurizio Temperini, introduce il tema portante del prossimo incontro organizzato dalla loro associazione: la trasformazione digitale, con le sue luci ed ombre. Domani, infatti, alle 21,15, nella sala parrocchiale della chiesa di Gesù Redentore, a Porto San Giorgio, se ne discuterà con l’ingegner Tiziano Tofoni.
«Laureatosi all’università di Padova, master in Statistica e Matematica presso la Florida State University, Tofoni – spiega il professor Temperini – è stato ricercatore Cnr, Teaching Assistant alla Florida University, professore presso la Scuola Superiore in Telecomunicazioni “Reiss Romolo e all’Università de L’Aquila. E’ membro del Comitato Tecnico Namex e membro onorario del board di Itnog, oltre che autore di numerose pubblicazioni scientifiche».
Come noto, l’associazione La Pira, presieduta dal professor Temperini, già da tempo organizza nel territorio incontri su importanti tematiche di interesse comune, politico e sociale. L’intento dell’iniziativa, come spiegato dallo stesso Temperini nel corso dell’intervista, sarà proprio quello di fare chiarezza sul processo di digitalizzazione che è in atto. Si tratta di un tema sensibile, che ci riguarda tutti e nei confronti del quale siamo chiamati a porci attivamente: non solo perché certi servizi e certe innovazioni devono essere disponibili ma proprio perché devono essere ben utilizzate.
«La trasformazione digitale – afferma Pamela Cocci – essenzialmente può essere vista come la quarta rivoluzione industriale per come incide in modo trasversale sul nostro vivere. L’ingegner Tofoni rifletterà sul modo in cui il digitale modifica i rapporti sociali trasformandoli in rapporti virtuali, sulle tante informazioni che internet ci permette di acquisire, sulle tecnologie per accedere ad alcuni servizi messi a disposizione dal digitale, e sui problemi della sicurezza dei dati».
«Proprio perché spesso è difficile stare dietro a questo processo impetuoso – prosegue – la Commissione europea, nell’Agenda Digitale Europea, ha imposto delle linee guida. Le opportunità della transizione digitale possono, infatti, diventare un problema quando non ben gestite. Questo documento afferma che gli adulti devono disporre di competenza digitale di base».
Questi dati poi, proprio per il nostro paese, in cui la maggioranza dei cittadini ha un’età pensionabile, acquisiscono un’importanza ancora maggiore. Come spiegato anche da Maurizio Temperini, occorre fornire sostegno a quelle generazioni che hanno più difficoltà ad integrarsi e a stare al passo con i tempi, affinché acquisiscano le tanto richieste competenze digitali di base. Ma di cosa si tratta nello specifico? «Ci si riferisce nello specifico – conclude Cocci – alla possibilità di accedere e usufruire di tutti quei servizi essenziali, che sono ormai digitalizzati».
Elia Frollà
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