«Lezioni da chi si perde i passaggi in Consiglio comunale? No grazie!»

PORTO SAN GIORGIO - I consiglieri di opposizione replicano alla consigliera Vagnozzi: «Non ci si senta legittimati a dire ciò che si vuole senza conoscere il passato solamente perché si è in consiglio comunale da poco, altrimenti ci viene da pensare che il sindaco approfitti di questo per dire ciò che lui non potrebbe».

«Lezioni da chi si perde i passaggi in Consiglio comunale? No grazie!». E’ la controreplica del gruppo di minoranza consiliare a Porto San Giorgio alla consigliera di maggioranza Vagnozzi che ieri ha replicato al segretario dem Amurri sulla pubblica illuminazione.

«Oramai è assodato che il sindaco ha perso il controllo dei suoi gruppi consiliari dal momento in cui si apprendono dalla stampa dichiarazioni assurde e scorrette che lo mettono in comprensibile imbarazzo. Come si possono leggere cose del genere sulla pubblica illuminazione? Forse la consigliera Vagnozzi non sa che c’era un contratto di pubblica illuminazione, siglato dai loro colleghi della giunta Agostini, che vincolava il Comune fino al 2018 poi prorogato parallelamente alla redazione del project financing di cui parla? Come poteva quindi l’amministrazione Loira mettere mani alla pubblica illuminazione come sostiene la consigliera? È evidente la totale confusione all’interno della maggioranza».

«Non è nemmeno vero che l’amministrazione Vesprini si è limitata alla delibera di indirizzo visto che in svariate sedi è stato affermato che si stava lavorando alla progettazione per l’affidamento del servizio alla Sgds, partecipata comunale. È stato affermato, per ultimo, in consiglio comunale, con risposta scritta (prot. 5538 del 27.02.2024) e orale ad una nostra interrogazione ‘il comune [..] sta lavorando con la società in house sulla progettazione di un servizio unitario di pubblica illuminazione e gestione del calore in un’ottica di efficientamento energetico complessivo e alla realizzazione di un’infrastrutturazione all’avanguardia anche per la raccolta e gestione integrata dei dati…’. Chi dei due mente? Dobbiamo ritenere falsa la risposta in una pubblica assise? Affermare altro vuol dire dichiarare il falso. Troppo facile poi scaricare la palla sempre al Pd. La consigliera non vuole lezioni dalla minoranza? Forse invece è il caso che ascolti qualcosa perché non è accettabile che un consigliere dica certe cose: se non le sa è gravissimo, ma se le sa sarebbe ancora più grave. Non ci si senta legittimati a dire ciò che si vuole senza conoscere il passato solamente perché si è in consiglio comunale da poco, altrimenti ci viene da pensare che il sindaco approfitti di questo per dire ciò che lui non potrebbe».


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