di Sandro Renzi
Quando hanno suonato al suo campanello la signora non si è scomposta più di tanto, certa che ad una richiesta di aiuto indirizzata al 112, anche semplicemente per trovare qualcuno che le acquistasse alcuni farmaci, i Carabinieri non si sarebbero mai sottratti. E così è stato. Il fatto risale alla giornata di ieri, festa della donna. Protagonista G.L., di circa 80 anni, residente in un appartamento del centro di Porto San Giorgio. Un piccolo condominio dove, tuttavia, l’anziana, bloccata a letto a causa di un incidente, racconta con rammarico al telefono di aver dovuto «scontrarsi con l’indifferenza del vicinato».
G.L. vive da sola, lontano dal figlio che lavora in un’altra regione. Un brutto incidente l’ha costretta a letto per molto tempo. «Prima che recuperi pienamente ce ne vorrà -prosegue l’anziana signora- avevo bisogno di alcune medicine, era tardo pomeriggio, ma non potendo uscire perché ho subito conseguenze pesanti a causa di un incidente stradale, ho chiesto aiuto a qualche vicino. Nessuno mi ha dato ascolto. A quel punto, non sapendo cos’altro fare sono stata costretta a chiamare il 112». Non avendo a disposizione il numero di telefono della dottoressa che le aveva prescritto le medicine da assumere durante la lunga convalescenza, ma solamente le ricette necessarie, G.L. ha chiesto aiuto a chi si adopera h24 per la sicurezza e l’assistenza dei cittadini. L’appello, rivolto alle forze dell’ordine, non è caduto nel vuoto. E dopo pochi minuti una pattuglia del Nucleo Radiomobile della compagnia dei Carabinieri di Fermo è arrivata sotto casa della signora. Una volta fatto ingresso nell’appartamento, i carabinieri per prima cosa si sono accertati delle condizioni fisiche della donna e subito dopo, con le ricette in mano, si sono recati nella farmacia più vicina per acquistare i medicinali di cui G.L. aveva bisogno. Una storia a lieto fine grazie all’intervento dell’Arma dunque e a due angeli custodi che si sono presi cura dell’anziana signora. «I carabinieri sono stati molti carini -racconta- mi hanno dato l’assistenza di cui necessitavo. Appena potrò uscire di casa andrò a trovarli per ringraziarli nuovamente e porterò loro anche un vassoio di dolci. Ho molta fiducia e stima verso l’Arma. Lo scorso anno, in occasione delle feste di Natale, ho voluto portare di persona gli auguri recandomi alla caserma di Porto San Giorgio».
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