Andrea Mosconi si presenta ufficialmente: “Sono qui per salvare la Fermana, non per accompagnarla in D”

SERIE C - Oggi pomeriggio si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore, che ha già debuttato nel pareggio di domenica scorsa contro il Pineto.

FERMO – Un Andrea Mosconi battagliero e voglioso di fare bene, quello che oggi pomeriggio si è presentato ufficialmente nella sua nuova veste di allenatore della Fermana. Insieme a lui, in conferenza stampa, oltre al Presidente Umberto Simoni e il ds Massimo Andreatini, anche il vice Maurizio Mattoni. 

<<Sono orgoglioso che il direttore e la società mi abbiano scelto, li ringrazio. Abbiamo bisogno di sinergia con la città ed i tifosi, solo se c’è sinergia possiamo fare di tutto. Mister, direttore e calciatori possono passare, ma alla fine restano i tifosi, sono loro il cuore di questa società. La Fermana penso sia una squadra ancora in vita, per questo sono qui, per celebrare la sua salvezza e non certo per accompagnarla al cimitero. I tifosi sono importanti, ma non bastano solo loro, c’è bisogno dell’aiuto di tutti per mantenere la Serie C. Scendere in D sarebbe un disastro, perchè poi per riemergere ci potrebbe volere una vita intera. Ecco perchè dobbiamo difendere ad ogni costo e fino all’ultimo secondo questa categoria>>.

Come ha trovato la squadra e l’ambiente?
<<Ho trovato uomini veri, normale è una squadra che ha bisogno della scintilla e deve dimostrare di non meritare l’ultimo posto. Ho trovato una squadra viva, di uomini veri, con giovani che hanno voglia di migliorare. Oggi abbiamo fatto un buon allenamento, assorbendo tutto come se fossimo qui insieme da mesi, senza nessuno che si lamentasse. Ho incontrato ragazzi puliti.
Fermo era storica per essere una fossa di leoni e domenica dobbiamo tornare ad esserlo. Con il Pineto meritavamo la vittoria, maa non è venuta. Ora siamo feriti e per questo dobbiamo rialzarci. Oltre alla tattica ci vuole il cuore, quello che hanno dimostrato i tifosi. Dobbiamo andare oltre i nostri limiti, questa squadra ha le possibilità per salvarsi e dobbiamo sfruttarle. Abbiamo grosse potenzialità, possiamo crescere tantissimo, ma abbiamo poco tempo. Neanche i ragazzi sanno quanto sono forti, hanno tante capacità, ma dobbiamo lavorare giorno e notte, senza mai staccare la spina>>.

Cosa ha chiesto ai suoi ragazzi per centrare questa impresa?
<<Sono un allenatore che chiede tanto e dona tanto. Questa squadra deve reagire in tutte le maniere. Domenica mi aspetto uno stadio caldo. Misuraca e Giandonato sono giocatori fondamentali, sia a livello tecnico, che morale. Questa squadra deve sciogliersi mentalmente e giocare all’attacco. Non possiamo più fare conti. Fermo vuole una squadra avvolgente, che dia tutto e stia nella metà campo avversaria. Non possiamo andare al risparmio ed accontentarci del pareggio. Siamo una squadra che può vincere con tutti, dobbiamo dimostrare di non meritare l’ultimo posto, per farlo dobbiamo vincere. Queste sette partite per noi sono sette spareggi. Dobbiamo essere una squadra offensiva e pensare solo alla vittoria. A mio modo di vedere le cose, l’ 80% dipende dall’atteggiamento e il 20% dall’aspetto tattico. Rincorrere l’avversario, accettare l’uno contro uno, solo così possiamo cullare questo sogno>>.


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