di Serena Murri
Prevenzione del tumore ai testicoli. Giornate di ecografie, rivolte agli atleti dai 18 ai 35 anni. Prima gli attori dello sport, poi si passerà negli istituti scolastici con il chiaro obiettivo di mutare il retaggio culturale che vede il target maschile sempre più riluttante nei confronti di controlli medici che invece sono prioritari. Un progetto che vede in prima linea Lilt, Comune di Fermo, provincia, Ast, Croce Verde di Fermo e società sportive su un tema a volte trascurato e che invece merita una grande attenzione.
L’assessore allo sport, Alberto Scarfini, questa mattina in conferenza stampa, ha rimarcato come «grazie all’input della Lilt, tramite la chiave magica dello sport, attenzioniamo il mondo giovanile su una tematica importantissima. È un indirizzo per le nuove generazioni. Non ci fermeremo al target maschile, da settembre ci occuperemo anche di quello femminile». Sport e servizi sociali, lavorano sempre fianco a fianco, come ricordato dall’assessore Mirco Giampieri: «Questa volta l’occhio va anche al di là della collina. Così si va a fare un esame ben specifico che prima non si faceva».
Le diagnosi precoci sono l’unica via, per questo la Lilt ha pensato ad un percorso di prevenzione che parte dalle giovani generazioni, nel quale sport e scuola svolgono un ruolo strategico. Ad illustrare il cuore di un progetto, Federico Costantini della Lilt: «Il tutto è nato osservando che fare prevenzione verso il sesso maschile è molto più complicato. È difficile che un ragazzo di 15 anni faccia una visita urologica. Con la Lilt da un anno avevamo in progetto di promuovere la prevenzione del tumore dei testicoli che è in aumento esponenziale. L’ecografia sarà anche utile ad individuare altre patologie, grazie all’ecografo di ultima generazione della Lilt».
Diversi i casi, anche fra gli sportivi, che hanno stimolato l’impegno dei medici nel rivolgersi alle società sportive, per fare uno scatto culturale verso la prevenzione. Da giovedì 28 marzo partiranno le prime 20 ecografie testicolari con gli atleti del volley presso l’ambulatorio della Croce Verde. Il discorso continuerà anche nelle scuole, a partire dall’istituto Urbani di Porto Sant’Elpidio nel mese di aprile. È un progetto che prevede già un centinaio di esami e proseguirà fino a dicembre 2024 ma le segnalazioni devono arrivare dalle società sportive. L’obiettivo è coprire tutto il mondo delle società sportive. In seguito, saranno previste anche giornate per visite senologiche.
È importante agevolare la prevenzione, come detto dall’urologo Francesco Catanzarini: «Noi uomini non abbiamo cultura della prevenzione, si va dall’urologo o dall’andrologo solo con un problema palese e molto tardi. La propensione a controllarsi da parte dei ragazzi non c’è, mentre per il tumore ai testicoli la fascia più colpita è dai 18 ai 35 anni e la diagnosi è fondamentale. Ci si accorge che qualcosa non va con l’autopalpazione e ci si rivolge all’urologo. Solo con l’ecografia aumenta la probabilità di guarigione. Parliamo di uno dei tumori che ha una sopravvivenza del 95%. La diagnosi precoce fa la differenza. Questi incontri, aprono la possibilità a tanti che per vergogna o assenza di cultura di prevenzione, non si sarebbero avvicinati a questo tipo di esame».
Per la Lilt era presente l’oncologo Luigi Acito che ha ringraziato le società sportive per la pronta risposta: «Segno inequivocabile di maturità che, oltre al risultato, vogliono il benessere dei loro atleti. Da oncologo, in reparto ho visto anche casi di tumore del testicolo. Se abbiamo 56 mila nuovi casi di tumore al seno all’anno, quelli al testicolo sono 2200 all’anno (più frequenti sotto i 40 anni) l’incidenza è in aumento ma avere la prognosi è un’ottima cosa. È importante l’autopalpazione che andremo a insegnare ai ragazzi. La prevenzione sanitaria va introdotta nelle scuole affinché entri a far parte del percorso di crescita dei ragazzi».
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