Cala la notte al Recchioni. Il pari con il Sestri Levante rischia di condannare la Fermana

SERIE C - Non basta un'ottima prestazione alla Fermana per battere la formazione ligure e continuare a sperare in una salvezza che a questo punto si fa quasi impossibile

FERMO – Crollano definitivamente le speranze di salvezza della Fermana, che ora può aggrapparsi solo alla matematica.

Mister Mosconi aveva chiesto una gara all’attacco e la vittoria alla sua squadra, che è riuscita a realizzare solo a metà le richieste del suo tecnico.

IL TABELLINO

FERMANA 1 (3-5-2): Borghetto; Heinz, Santi, Carosso (46’st De Santis); Niang (39’st Gianelli), Malaccari (25’st Condello), Scorza, Misuraca, Petrungaro (39’st Marcandella), Giovinco (25’st Pistolesi), Sorrentino. Allenatore: Andrea Mosconi

SESTRI LEVANTE 1 (4-3-3): Anacoura; Podda, Pane, Oliana, Furno; Raggio Garibaldi (27’st Troiano), Sandri (27’st Grosso), Parlanti; Clemenza (19’st Gala), Fossati (14’st Omoregbe), Forte. Allenatore: Enrico Barilari

ARBITRO: Ermes Fabrizio Cavaliere di Paola

MARCATORI: 22’ Forte, 6’st Petrungaro

NOTE: Ammoniti 21’ Malaccari, 45’ Scorza, 10’st Niang, 40’st Omoregbe Espulso al 44’ st Omoregbe. Corner 7-4, recuperi pt 0’, st 0′

LA CRONACA

La Fermana gioca una grande partita, quasi tutta trascorsa nella metà campo del Sestri Levante, ma al 21’ Forte si allunga su un cross da dietro e riesce a trovare il modo di deviare la palla in rete, mettendo fuori causa Borghetto.

Sembra la classica partita dei canarini e invece i gialloblù non mollano ed alzano la testa con Petrungaro, che prima spreca una buona occasione sparando alto, poi fa centro al 50’ su assist di Misuraca. La Fermana ora spinge e ci crede, sembrando anche più pimpante di un Sestri Levante che si limita a difendere. Dalla loro però i liguri hanno un Anacoura in stato di grazia, che compie una parata pazzesca su Malaccari, con i gialloblù già pronti ad esultare.

Nel finale la Fermana prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo, provando a sfruttare anche i minuti di recupero in superiorità numerica, ma non riesce ad espugnare il fortino ligure. Alla fine termina in pareggio, un punto che non serve praticamente a nulla, se non ad aumentare i rimorsi di Misuraca e Compagni. Ora restano sei partite, per salvare almeno l’orgoglio e perché no, tentare una storica impresa.

 

 

 


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