Porto, udienza a luglio per il risarcimento milionario chiesto dalla Marina

PORTO SAN GIORGIO - Ancora un tassello “giudiziario” quello che va ad arricchire il già complesso puzzle dei rapporti tra Marina e Comune. Come era prevedibile, infatti, la giunta Vesprini ricorrerà in Cassazione contro la sentenza della Corte di Appello di Ancona che ha condannato l’ente di via Veneto e la Regione Marche al pagamento in solido di 196.084 euro, a cui vanno aggiunti gli interessi e le rivalutazioni del caso oltre alle spese legali, a favore della società che gestisce l’approdo.

di Sandro Renzi

Ancora un tassello “giudiziario” quello che va ad arricchire il già complesso puzzle dei rapporti tra Marina e Comune. Come era prevedibile, infatti, la giunta Vesprini ricorrerà in Cassazione contro la sentenza della Corte di Appello di Ancona che ha condannato l’ente di via Veneto e la Regione Marche al pagamento in solido di 196.084 euro, a cui vanno aggiunti gli interessi e le rivalutazioni del caso oltre alle spese legali, a favore della società che gestisce l’approdo. Sentenza emessa lo scorso novembre che riforma, peraltro, un precedente giudizio del 2020.

Si tratta di somme che la società Marina avrebbe sborsato negli anni scorsi per effettuare le opere di dragaggio all’imboccatura del porto e che, a detta del concessionario, spettavano ai due enti pubblici. La quota parte del Comune è di ben 194.469 euro alla quale il Consiglio comunale ha dato il via libera iscrivendo la somma tra i debiti fuori bilancio. Somma liquidata lo scorso 22 gennaio e che ha costretto gli uffici a prevedere qualche taglio per far riportare i conti in vista del documento finanziario di previsione. Nel frattempo, però, la Regione Marche non è rimasta con le mani in mano ed ha promosso un ricorso in Cassazione per ottenere l’annullamento della sentenza della Corte di Appello chiedendo al contempo che sia la Marina che il Comune paghino le spese legali di tutti gradi di giudizio. La giunta Vesprini ha dato mandato all’avv. Alessandro Lucchetti di difendere il Comune nel ricorso. Stesso difensore che dovrà affrontare un’altra causa, per l’ente guidato da Vesprini, tra Comune e Marina. Questa volta si tratta del foro di Fermo di fronte al quale i gestori del porto turistico hanno chiamato in causa il Comune chiedendo la restituzione di 893.450 euro «pari alla differenza tra quanto versato dalla Marina a titolo di canone concessorio dall’inizio del rapporto alla data del 31 dicembre 2022 e l’importo da quantificarsi come dovuto» si legge negli atti «sulla base del predetto accertamento ovvero della diversa somma maggiore e/o minore determinata in corso di causa». Si tratta inoltre dello stessa causa con cui i gestori chiedono «di accertare il grave inadempimento da parte del Comune di Porto San Giorgio» e richiedono un risarcimento di 48.166.619 euro conseguente al mancato guadagno da parte della società per non aver potuto godere a pieno della concessione demaniale in questi anni e comunque fino all’approvazione del piano regolatore portuale. In buona sostanza investimento bloccati e sviluppo ingessati. Aspetto che probabilmente sarà anche vagliato da un Ctu come richiesto dalla parte ricorrente.


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