Rotatoria San Tommaso e strada parallela alla ss16, i residenti: «Avanti così col progetto approvato, salvaguarda i nostri diritti»

FERMO - Il punto di un bel gruppo di residenti, con portavoce Giampaolo Postacchini: «Vogliamo smentire ciò che è stato affermato nei giorni scorsi da chi in realtà non è nostro rappresentante. Chiunque si è sentito autorizzato a rilasciare affermazioni del genere dovrebbe sapere che c'è un progetto studiato appositamente ed approvato dalle autorità competenti già da diversi anni, pianificato in origine dal “Comitato San Tommaso”. Noi chiediamo fortemente sia rispettato, perché salvaguarda perfettamente i nostri diritti»

di Laura Cutini

Tiene banco ancora una volta la costruzione della rotonda sulla statale in zona “San Tommaso”, a Fermo. Ad offrire un altro punto di vista stavolta, dopo quello dell’ingegner Trentuno che ha puntato l’indice sulla larghezza della corsia di servizio che costeggia la ss16, è un nutrito gruppo di residenti in sinergia con il Comitato a favore della rotonda, costituitosi ormai diversi anni fa. Le dichiarazioni rilasciate in precedenza dall’ingegner Trentuno infatti non collimerebbero con i desideri della gran parte di chi in quella zona vive e richiede la modifica alla viabilità della Statale da circa quarant’anni.

Dopo le esternazioni, infatti dei giorni scorsi del portavoce di una minoranza dei residenti, arriva a gran voce la risposta di un nutrito gruppo proprio di residenti che auspica il mantenimento del progetto originario. Lo stesso prevede infatti una strada di passaggio apposita a senso unico, proprio per evitare l’alta velocità nei pressi dell’abitato, dove oltre alle case sono presenti diverse attività commerciali e dove è necessario garantire l’incolumità dei residenti.

«Vogliamo smentire ciò che è stato affermato nei giorni scorsi da chi in realtà non è nostro rappresentante. Chiunque si è sentito autorizzato a rilasciare affermazioni del genere – afferma Giampaolo Postacchini, portavoce del gruppo dei residenti – dovrebbe sapere che c’è un progetto studiato appositamente ed approvato dalle autorità competenti già da diversi anni, pianificato in origine dal “Comitato San Tommaso”. Noi chiediamo fortemente sia rispettato, perché salvaguarda perfettamente i nostri diritti». Tra le voci di spicco sulla vicenda, anche Gerardo Cicconi, referente del comitato promotore per lo sviluppo del territorio nord/est di Fermo.

Per fare luce sulla questione occorre fare un passo indietro. La rotonda sulla statale Adriatica in territorio San Tommaso di Fermo posta al confine con Porto Sant’Elpidio, ha alle spalle una lunga storia. Da parecchio infatti, i residenti chiedono questo cambio di viabilità all’incrocio, proprio per consentire un maggiore rallentamento della velocità in zona, dove transitano spesso pedoni ed è un centro abitato a tutti gli effetti. Dopo un lungo iter, finalmente nel 2019 viene approvato il progetto definitivo, il quale prevede la creazione di una via parallela alla Statale a ridosso delle abitazioni con senso unico in direzione nord. Si accede alla stessa attraverso una delle uscite della rotonda e si può transitare solo in direzione Porto Sant’Elpidio. Dall’edicola posta a sud, cioè all’inizio della via fino alla rotonda, il doppio senso di marcia sarebbe consentito solo ai residenti. Il problema evidenziato però nei giorni scorsi, resta. La strada, larga circa 7 metri, si restringe proprio all’altezza delle ultime abitazioni direzione sud, diventando di circa 5 metri e vincolando alcuni residenti nelle manovre di ingresso ed uscita verso le proprie abitazioni.

«Ci rendiamo conto che nel tratto iniziale a sud la strada ha un restringimento di un paio di metri rispetto al resto della lunghezza e riteniamo sia una problematica da poter risolvere. Il tutto – rispondono i residenti – è stato pensato per evitare che dalla Statale le auto, per saltare code e rallentamenti dovuti alla rotonda, la utilizzino come scorciatoia, pur essendo destinata a chi lì ci abita.  Aprire quella strada a tutti vorrebbe dire non risolvere la criticità che abbiamo come invece sarebbe con l’attuale progetto. Le auto la imboccherebbero a velocità sostenuta e ciò potrebbe creare numerosi problemi a chi ci vive quotidianamente, oltre ai rischi notevoli. Vogliamo siano salvaguardati i diritti dei residenti, rispettando quello che è il progetto approvato da tutti, Regione, Provincia, Comune di Fermo e Anas. Nella parte dove la carreggiata si restringe, siamo certi si possano trovare altre soluzioni ma non quella di aprire la via al pubblico e stravolgere il progetto in essere».

 

 


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