“Casa Sant’Alessandro” tutto pronto per il taglio del nastro dell’alloggio sociale

(clicca per ingrandire)

Il 14 aprile, alle ore 17, alla presenza dell’arcivescovo, monsignor Rocco Pennacchio, si svolgerà l’inaugurazione della struttura denominata “Casa Sant’Alessandro” destinata ad alloggio sociale “per disagio adulto”, in via S. Alessandro n.2, a Fermo.

«L’idea della realizzazione dell’alloggio – spiegano dalla diocesi – nasce dall’analisi dei bisogni del territorio fermano effettuata dalla Caritas Diocesana con la collaborazione della Fondazione Caritas in Veritate e della Cooperativa Sociale Tarassaco. I tre enti, in sinergia tra loro, da molti anni sono impegnati nell’ambito della povertà estrema e del disagio abitativo, con attività di accoglienza e di accompagnamento per superare le situazioni di difficoltà. Il progetto di ospitalità mette al centro la persona, la quale sarà accompagnata in un percorso di autonomia che punta all’inclusione, alla formazione e al coinvolgimento attivo di chi viene accolto».

L’edificio, di proprietà dell’Arcidiocesi di Fermo, è stato ristrutturato e riqualificato con i fondi “otto per mille” e di Caritas Italiana nel progetto “Abitare insieme”, inserendo la “Casa Sant’Alessandro” nella rete dell’accoglienza diocesana per adulti in grave disagio e in povertà estrema. I posti disponibili sono sei. Le attività vengono svolte in collaborazione con gli enti locali, Comune di Fermo, Ambito Territoriale 19 e una rete di multi-stakeholders coinvolti attivamente nel campo della povertà estrema e aiuto alle persone senza fissa dimora. 

La direttrice della Caritas Diocesana sottolinea come questa casa «non è solo uno spazio abitativo ma anche uno strumento che testimonia l’azione pastorale della Chiesa fermana in collaborazione con la comunità cristiana e civile. Un impegno a favore degli ultimi che Papa Francesco ha sottolineato nella ricorrenza dei 50 anni di Caritas Italiana: la carità è inclusiva perché non si occupa solo dell’aspetto materiale e nemmeno solo di quello spirituale, la salvezza di Gesù abbraccia l’uomo intero. Abbiamo bisogno di una carità dedicata allo sviluppo integrale della persona».