Un alloggio popolare che presenta evidenti segni di usura. Questa la situazione dello stabile sito a Monte Urano, in via Sardegna 15, all’interno del quale abitano numerose persone, ben dieci famiglie in totale su dodici appartamenti disponibili. Cornicioni usurati, pareti esterne con ferri a vista, infissi che oscillano e con vetri rotti, ringhiere da attenzionare: la situazione che si presenta agli occhi di tutti preoccupa i residenti.
Da diverso tempo gli inquilini dello stabile (costruito agli inizi degli anni ’80) hanno provato a sensibilizzare Comune, Erap e tecnici, ma nessuno ancora si sarebbe attivato concretamente per portare a compimento una manutenzione efficace di un edificio che effettivamente versa in condizioni discutibili da molto tempo, ed oggi si trova quasi “al limite”.
L’ultimo episodio che ha destabilizzato non poco i residenti in ordine temporale è avvenuto nel giorno di Pasqua: un pezzo di cornicione si è staccato ed è caduto a pochi centimetri da una persona che si trovava all’aperto insieme alla famiglia. Subito sono stati allertati i vigili del fuoco, i quali hanno messo in sicurezza parti dello stabile che, però, avrebbe bisogno di molto altro. Nonostante le sollecitazioni successive avanzate nei confronti dell’ amministrazione comunale che è l’assegnataria degli alloggi, e l’Erap, reale proprietaria dell’immobile, nessuno avrebbe visionato, almeno stando a quanto riferiscono diversi residenti, le condizioni della palazzina per valutare gli eventuali interventi da operare per la messa in sicurezza. Davanti allo stabile si trovano scuola materna ed asilo nido comunale, un luogo dove transitano quotidianamente numerose persone, per cui la situazione è sotto gli occhi di tutti. Un palazzo dove, ad ogni evento atmosferico avverso, si trema per paura di crolli, infiltrazioni d’acqua (la muffa è presente all’interno di diversi appartamenti) e nuove problematiche con le quali convivere quotidianamente. Diversi residenti si trovano ormai allo stremo, reclamano attenzione e vigilanza.
Una situazione ben nota al presidente Erap, Saturnino Di Ruscio che ripercorre gli step sull’edificio e garantisce impegno a trovare le risorse per la manutenzione: «L’ultimo intervento è stato effettuato lo scorso 5 aprile per una messa in sicurezza mirata, spot. Sì, vero, il palazzo è degradato ma non è pericoloso. Avevamo previsto di intervenire con il Superbonus ma poi, situazione ben nota a livello nazionale, tutto si è bloccato. Abbiamo effettuato comunque degli interventi spot che siamo consapevoli non essere risolutivi. Comunque, anche se non oggi o domani, interverremo». Dunque, quando? «Abbiamo lavorato in prima battuta per trovare le risorse per intervenire su quegli appartamenti, su scala regionale, che sono sfitti e inutilizzabili per carenza manutentiva. Nel prossimo bilancio contiamo di trovare fondi per gli edifici che hanno bisogno di manutenzione. Dunque stimiamo un intervento tra il 2025 e il 2026».
Laura Cutini
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati