di Sandro Renzi
Se ne parlerà in Consiglio comunale martedì prossimo della Sgds multiservizi così come richiesto dall’opposizione. Sarà l’occasione, forse, per fare chiarezza su alcune questioni che hanno interessato la municipalizzata nell’ultimo anno, dalla vicenda Mognaschi (direttore scelto per il dopo Ceccarani con successivi strascichi legali e assegnazione del posto al secondo arrivato ovvero Cuomo, direttore dell’Asite) allo scambio di accuse, tra maggioranza e minoranza, che hanno avuto per oggetto la gestione della società che si occupa di rifiuti e non solo, fino all’ultima operazione avvallata dalla giunta Vesprini che ha accolto l’istanza di rateizzazione del debito maturato dalla Sgds nei confronti dell’ente di via Veneto.
Già, perché con delibera dello scorso 19 marzo l’esecutivo di centrodestra ha preso atto che, alla data del 31 dicembre 2023, i crediti maturati dal Comune verso la Sgds ammontano a 681.508 euro. Riguardano la concessione della rete del gas metano per gli anni 2021, 2022 e 2023 (481.171 euro), il canone della farmacia comunale, affidata in gestione, degli ultimi due anni (119.388 euro), l’affitto dei locali interni al Comune in cui hanno sede gli uffici e quelli occupati all’interno dell’autoparco (26.727 euro), ma anche in parte la gestione della mensa scolastica (7.599 euro) solo per citare le principali voci. Di sicuro meno di quanto era stato paventato lo scorso anno dopo una una prima verifica dei conti e del bilancio della Sgds, ma comunque si tratta pur sempre di una somma sostanziosa che deve finire nelle casse comunali. Come noto l’Amministrazione ha più volte espresso, quale indirizzo strategico, la volontà di adottare misure che valorizzino la società partecipata e guidata dal neo amministratore, Giovanni Lanciotti, attribuendo servizi aggiuntivi a quelli già previsti, con la speranza di incrementare la liquidità di cassa. «Nelle more della conclusione degli iter procedimentali relativi all’attribuzione alla Sgds di nuove attività e servizi remunerativi – si legge nella delibera- gli organi direzionali della società hanno rappresentato l’esigenza di formalizzare un piano di rientro della situazione debitoria». Al netto delle compensazioni, la società si impegna a pagare al Comune sangiorgese la somma annua di 64.562 euro per i prossimi 10 anni a partire dal 2025. Oltre 35 mila euro saranno versati già entro giugno 2024. Questo l’accordo raggiunto di cui probabilmente si discuterà in Consiglio dove approda all’ordine del giorno anche la proposta di affidare alla Sgds come anticipato da Cronache Fermane pure i servizi portuali relativi alla parte pubblica dell’approdo, ovvero quella peschereccia.
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