“Bugie, le tante facce della verità” Dal TEDx le chiavi di lettura della quotidianità (Fotogallery)

FERMO - Gli ospiti, ognuno con il proprio “speech”, hanno dato un valido contributo in termini di innovazione, tecnologia e sviluppo, affrontando temi di assoluta attualità e percorrendo il filo conduttore delle bugie e delle verità che fanno parte del nostro quotidiano. Ecco allora che dall'arte all'astrofisica, dalla psicologia alla recitazione, il pomeriggio è scivolato via con grande partecipazione e coinvolgimento del pubblico presente. Quante bugie ascoltiamo e quante invece ne raccontiamo a noi stessi ed agli altri? Quante di queste ci vedono attori, quante altre invece, vittime?

Si è alzato il sipario, ieri pomeriggio al teatro dell’Aquila, sull’edizione 2024 del TEDxFermo, dal claim “Bugie, le tante facce della verità”, talk internazionale approdato ormai da diversi anni anche nella nostra provincia. E passerà alla storia di questo consolidato format di fama internazionale quello di ieri come uno degli eventi più interessanti rispetto al passato, sia a livello di contenuti che per la qualità degli interventi. Gli ospiti, ognuno con il proprio “speech”, hanno dato un valido contributo in termini di innovazione, tecnologia e sviluppo, affrontando temi di assoluta attualità e percorrendo il filo conduttore delle bugie e delle verità che fanno parte del nostro quotidiano. Ecco allora che dall’arte all’astrofisica, dalla psicologia alla recitazione, il pomeriggio è scivolato via con grande partecipazione e coinvolgimento del pubblico presente. Quante bugie ascoltiamo e quante invece ne raccontiamo a noi stessi ed agli altri? Quante di queste ci vedono attori, quante altre invece, vittime?

Al quesito che definisce il TEDxFermo 2024, hanno provato a rispondere personaggi di scienza, innovatori, attori, psicologi, professori, giornalisti, ognuno con il proprio punto di vista. L’estrema attualità degli interventi e la profondità degli argomenti toccati, hanno contribuito a creare un contenitore ricco di spunti e idee per gli spettatori ed hanno provato a disegnare prospettive future in merito a quanto ci aspetta per il domani.

«Non possiamo più credere oggi – ha affermato nel suo speech Francesco Marzoni, fermano doc, ingegnere ed esperto di nuove tecnologie ed intelligenza artificiale – che tutto ciò che vediamo ed ascoltiamo sia reale e vero. Fino a qualche tempo fa potevamo mettere in dubbio solamente quello che leggevamo, oggi non più. Non voglio affatto demonizzare questo nuovo strumento, solo rendere consapevoli che per lasciare un mondo migliore ai nostri figli, la tecnologia deve essere al servizio dell’uomo e della sua umanità, non viceversa. Per il futuro bisogna essere creativi ed adattarsi in fretta al cambiamento».

Secondo tema, di estrema attualità è stato la violenza, soprattutto verso le donne, affrontato con grande maestria in un viaggio introspettivo da Adriana Pannitteri, giornalista del Tg2: «Per tutta la vita sono andata alla ricerca della verità – racconta – vivere il trauma di non essere creduta, a una donna la fa sentire in colpa, fa sentire sbagliate».

In maniera impattante e sconvolgente si è presentato Fabio Cappa, con tanto di grafici e mappe della terra, per dimostrare quanto il cambiamento climatico influenzi ormai quasi inesorabilmente le nostre vite, senza che ciò ci venga ricordato ogni giorno a dispetto di tante frivolezze: «In soli cento anni abbiamo creato più danni al nostro pianeta di quanto avessimo fatto in millenni. Ci resta poco da fare, siamo vicini al punto di non ritorno, è la verità. Non possiamo meravigliarci dei cambiamenti del clima, è una conseguenza diretta delle emissioni di CO2, la natura non riesce ad adattarsi in così poco tempo».

Notevole il contributo artistico del professore Antonello Tolve, così come quello del performer Alfredo Laviano, che ha deliziato la platea con la sua performance in musica. Allo stesso modo ha raccontato di sé l’astrofisico recanatese Francesco Tombesi e dell’importanza dell’applicazione del metodo scientifico in tutti i settori, perché garante di verità; o la psicologa Veronica Rossi che ha parlato dell’uso normalizzato delle bugie utilizzato per celare argomenti tabù sulla sessualità, il quale non ha fatto altro che contribuire a creare dei veri e propri tabù, ormai da secoli. Monologo intenso e di spessore filosofico quello portato “in scena” dall’attrice marchigiana Rebecca Liberati, la quale ha puntato sul potere empatico insito in ognuno di noi: «Se provassimo ad interpretare e vivere le emozioni degli altri, così come facciamo noi attori, saremmo tutti capaci di essere chiunque, di contenere tutte le emozioni e potremmo essere persone migliori». Insomma bugie e verità, le due facce della vita di tutti i giorni. Chiude con il plauso generale il talk di Leonardo Manera, comico televisivo conosciutissimo, ironicamente sottile ed efficace, il quale ha mostrato a tutti ciò che siamo diventati: l’io nella realtà e l’alter ego nel mondo social. «Ditevi ti amo. Fatelo, anche con il vostro vicino, anche se non vi conoscete. Anche perchè spesso è una bugia comunque, anche se siete in coppia». 

Laura Cutini (foto dallo staff TEDx)


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti