di Pier Paolo Flammini
Fortunatamente senza conseguenze grave per i tre marinai, ma grande paura per la marineria sambenedettese: nella notte tra il 17 e il 18 aprile un peschereccio di San Benedetto di circa 20 metri di lunghezza è affondato al largo di 6 miglia dalla costa. Salvi i tre marinai che hanno adoperato la zattera di emergenza.
L’allarme relativo all’affondamento è arrivato alle 00,50 alla centrale operativa della Guardia Costiera di San Benedetto, che ha attivato immediatamente la motovedetta Sar Cp 843, che si è recata nella zona dell’affondamento.
La prima ricostruzione di quanto accaduto, come diffonde l’AdnKronos, fa ritenere che l’imbarcazione, in rientro dopo una battuta di pesca, abbia urtato violentemente una piattaforma posta al largo, per causa ancora in corso di accertamento. Da qui il motopesca ha imbarcato una ingente quantità di acqua per colare a picco dopo pochi minuti, dove il fondale ha un’altezza di circa 20 metri. I tre marinai, come scritto, sono riusciti a salvarsi sulla zattera di emergenza e sono stati soccorsi fortunatamente da un altro peschereccio che transitava in zona e che ha tratto in salvo i colleghi dopo aver raccolto la chiamata di soccorso.
Il peschereccio con i tre marinai soccorsi è rientrato nel porto di San Benedetto attorno alle ore 1,40: le condizioni fisiche dei tre naufraghi sono state valutate buone dal personale medico del 118 immediatamente accorso al porto.
La Guardia Costiera ha aperto una inchiesta per capire cosa abbia determinato il naufragio e si è attivata per evitare che eventuali sostanze presenti nel peschereccio affondato possano determinare inquinamento nella zona dell’incidente.
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