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La lotta alla violenza di genere parta dalle scuole e faccia rete. Il prefetto D’Alascio alla giornata di formazione della rete territoriale

FERMO - Dalla prefettura: «La normativa, soprattutto la più recente in materia di Codice Rosso, si muova nell’ottica di offrire massima assistenza e cura alle vittime di violenza e di rafforzare il sistema di prevenzione. Ha anche evidenziato come l’endemico fenomeno della violenza di genere non possa trovare risposta soddisfacente nella norma senza l’intervento delle prime e più importanti formazioni sociali entro le quali si forma la personalità dei giovani, ovvero la famiglia e la scuola. Il Prefetto, in conclusione, ha ribadito l’importanza dell’iniziativa odierna, invitando tutti i presenti e i partecipanti a condividere le proposte per la promozione di procedure e strategie condivise volte a rafforzare le politiche di contrasto alla violenza contro le donne»

Nella mattinata odierna, il prefetto di Fermo, Edoardo D’Alascio, si è recato presso la sede della Fondazione Sagrini, a Fermo, per un saluto a tutti i partecipanti alla giornata di formazione della Rete territoriale locale antiviolenza, rinnovatasi con la sigla in Prefettura del relativo protocollo dello scorso 18 dicembre.

Tra le azioni condivise si annoverano, oltre alle iniziative di informazione e sensibilizzazione per combattere sul nascere la violenza di genere, alla formazione nelle scuole, anche corsi di formazione congiunta che vedono il coinvolgimento attivo degli operatori del settore nella duplice veste di docenti e discenti.

Il percorso di autoformazione mira alla massima condivisione e diffusione della conoscenza delle procedure interne adottate in ciascun ente al fine di potenziare la collaborazione tra le istituzioni impegnate nel contrasto alla violenza di genere per sempre più elevati standard di tutela delle vittime di violenza.

Intervengono alla formazione, organizzata in collaborazione con l’Ambito sociale XIX coordinato da Alessandro Ranieri, i dirigenti e i docenti scolastici, i Servizi Sociali, il Centro Antiviolenza, la Casa Rifugio, il Pronto Soccorso e il Consultorio.

«Oggi è stato importante il contributo della Procura e delle forze dell’ordine – rimarcano dalla prefettura – per gli aspetti connessi al sistema giuridico previsto per la protezione delle donne, e di Azienda Sanitaria Territoriale, Centro per uomini autori di violenza. Nell’occasione il prefetto D’Alascio ha rappresentato come la normativa, soprattutto la più recente in materia di Codice Rosso, si muova nell’ottica di offrire massima assistenza e cura alle vittime di violenza e di rafforzare il sistema di prevenzione. Ha anche evidenziato come l’endemico fenomeno della violenza di genere non possa trovare risposta soddisfacente nella norma senza l’intervento delle prime e più importanti formazioni sociali entro le quali si forma la personalità dei giovani, ovvero la famiglia e la scuola. Il Prefetto, in conclusione, ha ribadito l’importanza dell’iniziativa odierna, invitando tutti i presenti e i partecipanti a condividere le proposte per la promozione di procedure e strategie condivise volte a rafforzare le politiche di contrasto alla violenza contro le donne». 


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