Asilo nido, scontro “Avanti”-Ubaldi: «Vogliono sospendere i bimbi “difficili”» «Falso, misura a tutela di tutti»

MONTEGRANARO - Il terreno di scontro tra il gruppo di opposizione e il primo cittadino è la modifica al regolamento dell'asilo nido

Avanti Montegranaro

«Che l’amministrazione Ubaldi non avesse tra le sue priorità la scuola lo denunciamo da tempo. Rinunciare ai tre milioni di euro di finanziamento ottenuti dall’amministrazione Mancini per la costruzione della nuova scuola media è stato il primo atto di questo piano sciagurato, condannando gli alunni a crescere e formarsi in spazi angusti, non adeguati ai percorsi didattici e formativi necessari: laboratori, refettori, aule per riunioni». E’ la critica mossa al primo cittadino di Montegranaro dal gruppo di minoranza Avanti Montegranaro che incalza: «Per questa amministrazione è uno spreco di risorse investire sulla scuola in quanto, si è motivato, nascono sempre meno bambini, gli spazi a disposizione sono sufficienti e si spende già troppo per la manutenzione degli edifici esistenti. Nessun tentennamento di fronte alle numerose obiezioni che vengono da famiglie, mondo della scuola, opposizione politica. Tutti liquidati senza esitazione: poco importano i disagi, i trasferimenti di alunni in scuole medie di paesi limitrofi, la perdita di opportunità. Tutte polemiche fastidiose. Sono scelte amministrative che rivelano una visione del mondo inquietante, così come dimostrato dalle decisioni assunte nell’ ultimo Consiglio comunale in merito all’approvazione del Regolamento legato alla gestione dell’Asilo nido. All’ articolo 3, comma 3,4 si prevede che “in casi di reiterati comportamenti lesivi espressi da un bambino, nei suoi confronti o nei confronti degli altri bambini, il responsabile del Servizio, ricevuta specifica relazione da parte della coordinatrice del nido, sentita la famiglia, con nota motivata può adottare la sospensione temporanea o definitiva della frequenza del nido”. Come gruppo di opposizione – incalzano da Avanti Montegranaro – abbiamo contestato aspramente questa norma, evidentemente arbitraria, ingiusta e contraria a tutti i principi educativi e di inclusione. Dai banchi della maggioranza si è sostenuto che la disposizione è necessaria per convincere le famiglie ad assumere le proprie responsabilità qualora i figli non mostrino un comportamento corretto. La soluzione, secondo il sindaco e il consigliere Vitali, sarebbe sensibilizzare gli adulti paventando l’esclusione del bambino, e poco importa se parliamo di un’età da 0 a 3 anni! Una posizione insostenibile che non prevede percorsi alternativi, come un potenziamento delle figure educative e un eventuale supporto alle famiglie qualora ce ne fosse bisogno. La via più facile, dunque, per risolvere il problema di alunni “difficili”, la soluzione geniale per risolvere tutti i problemi della scuola. L’assessore ai servizi sociali Zincarini ha rifiutato la nostra richiesta di stralciare la disposizione dal Regolamento, ma non si accorgeva di quanto messo in piedi dall’ex onorevole Lucentini che, dai banchi del pubblico, dopo aver continuamente, a nostro avviso, disturbato i lavori senza averne diritto, chiamava a rapporto il capogruppo Vitali il quale, subito dopo, proponeva al Consiglio un emendamento con lo stralcio della parola “definitivo” dall’articolo, lasciando in piedi la possibilità della sospensione temporanea. Ci siamo opposti fermamente a questa inaccettabile mediazione, e stendiamo un velo pietoso su quanto ha condotto alla sua elaborazione. Abbiamo votato contro una norma che dimostra una visione del mondo lontana dalla nostra sensibilità civile e politica scontrandoci con la contraddizione di chi si proclama paladino delle famiglie, ma pratica l’esclusione e guarda con fastidio ai più deboli, perfettamente in linea con le politiche del Governo nazionale in cui l’amministrazione Ubaldi si rispecchia».

Nel rispetto delle norme sulla par-condicio, in vigore in questo periodo pre-elettorale, pubblichiamo di seguito anche la replica del sindaco Endrio Ubaldi: «Asilo nido e disabilità, priorità concrete della nostra giunta. Dopo aver dato lezioni di finta democrazia, con il maldestro tentativo di mettere in bocca all’assessore Giacomo Beverati frasi mai dette in occasione della cerimonia del 25 aprile, la minoranza a trazione Pd ci riprova, tentando di narrare a proposito delle modifiche al regolamento dell’Asilo comunale, qualcosa di ben diverso dalla realtà. La minoranza strumentalizza ad arte la vicenda. Il nuovo articolo 3.4 del Regolamento dell’Asilo Nido Comunale recita testualmente: “In caso di reiterati comportamenti lesivi espressi da un bambino, nei suoi confronti o nei confronti degli altri bambini, il Responsabile del Servizio, ricevuta specifica relazione da parte della coordinatrice del Nido, sentita la famiglia, con nota motivata può adottare la sospensione temporanea della frequenza del Nido“. Si tratta, quindi, di una norma a tutela di tutti i bambini, da utilizzare evidentemente in casi estremi, che prevede la sospensione temporanea di un bambino solo qualora ricorrano tutte le seguenti condizioni: reiterati comportamenti lesivi espressi da un bambino nei suoi confronti o nei confronti degli altri bambini, occorre una apposita relazione da parte della coordinatrice del Nido, deve essere sentita la famiglia, quindi deve esserci un collaborativo confronto con i genitori, solo con nota  motivata può essere adottato il provvedimento di sospensione, la sospensione è solamente temporanea, evidentemente per far fronte a situazioni estreme ed ingestibili all’interno della struttura. Nessun bambino, perciò, verrà cacciato, anzi, com’è già accaduto, le educatrici ed i servizi sociali si attiveranno con le famiglie interessate, per intraprendere il percorso più idoneo al miglior inserimento possibile, cercando di tutelare anche gli altri bambini. Peccato che non sia stato evidenziato, che il nostro vituperato regolamento prevede all’art.2 la priorità assoluta di ingresso ai bambini con handicap o deficit, a seguire quelli provenienti da famiglie con gravi difficoltà sociali, poi tutti gli altri. La richiesta d’inserire tale articolo, è arrivata direttamente dalla Cooperativa che gestisce egregiamente iĺ servizio, per esigenze educative. Il settore dell’Asilo Nido sin dal mio insediamento è stato una priorità reale. In appena 10 mesi siamo riusciti a far trasferire i bambini dalla vecchia sede, che presentava troppe criticità e pericoli. Per troppi anni si era parlato di trasferire i bambini, noi affrontando una spesa di circa 60.000 euro di risorse nostre, lo abbiamo fatto. Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori per la demolizione e la ricostruzione del nuovo Asilo Nido per ben 3.660.000 euro. Nell’ultimo Consiglio abbiamo votato una variazione di ben 31.500 euro per far fronte all’aumento dei costi di gestione. Grande è anche l’impegno del Comune per l’Educativa scolastica. Per anno scolastico 2022/2023 sono stati seguiti 48 casi, mentre per l’anno scolastico 2023/2024 stiamo gestendo ben 56 casi di cui uno al nido. La spesa per l’educativa è passata da 173.526,18 euro del 2022 a 217.087,57 euro del 2023 con un aumento di 43.561,39 euro e nella seduta di martedì scorso abbiamo approvato un’ulteriore variazione per 28.500 euro. In virtù di quanto esposto e di quanto il Comune di Montegranaro fa quotidianamente per il Sociale, è evidente la pretestuosità  degli attacchi che ci vengono rivolti. Ringrazio l’assessore ai Servizi Sociali Anna Lina Zincarini e la responsabile del Settore Monia Ricci per l’impegno profuso quotidianamente a favore dei meno fortunati».

 


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