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Pomeriggio di studi per ricordare il cardinal Svampa: «Sempre rimasto legato alla sua Montegranaro»

MONTEGRANARO - In occasione del 130esimo anniversario della sua nomina a cardinale,l’associazione Arte Cultura mestiere Ente Terzo Settore organizza a Montegranaro domenica 19 maggio 2024 dalle ore 17 un pomeriggio di studi per omaggiare l’illustre prelato.

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Nel ricordo del concittadino montegranarese, cardinale Domenico Svampa, in occasione del 130esimo anniversario della sua nomina a cardinale appunto, l’associazione Arte Cultura mestiere Ente Terzo Settore organizza a Montegranaro domenica 19 maggio 2024 dalle ore 17 un pomeriggio di studi per omaggiare l’illustre prelato.

Il programma prevede, un primo momento presso il Teatro La Perla con l’introduzione dei lavori da parte di Milko Vitali,  presidente dell’Associazione Arte Cultura Mestiere Ente Terzo Settore, i saluti del sindaco di Montegranaro Endrio Ubaldi, del parroco Unità Pastorale Montegranaro don Andrea Bezzini.

Interverranno Daniele Malvestiti, presidente Centro Studi Montegranaresi, il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana e monsignor Rocco Pennacchio, arcivescovo metropolita di Fermo. Alle ore 19 Santa Messa Solenne presso la Chiesa di San Francesco presieduta dal cardinale Matteo Maria Zuppi.

«Si ricorderanno – specificano dall’associazione Arte Cultura mestiere Ente Terzo Settore – i momenti più salienti del cardinale Domenico Svampa dalla sua infanzia a Montegranaro sino ai suoi ruoli di spicco nella Curia Romana e per il magnifico ricordo che lo stesso ha lasciato a Bologna. Nel concistoro del 18 maggio 1894 Papa Leone XIII proclamò cardinale Domenico Svampa, all’epoca vescovo di Forlì, e lo destinò all’Arcidiocesi di Bologna. Il forte attaccamento alla sua terra natia, a Montegranaro, fu sempre forte nonostante le difficoltà dell’epoca negli spostamenti. Molto attento alle problematiche sociali, promuoverà iniziative come la fondazione di Casse Rurali Cattoliche, di Società di Mutuo Soccorso, del giornale “L’Avvenire”, inizialmente organo dell’episcopato regionale. Amico di Don Bosco, da lui conosciuto ai tempi del seminario, nel 1901 avviò la costruzione della chiesa del Sacro Cuore e dell’istituto salesiano bolognese. Fu tra i protagonisti del processo di riconciliazione della Chiesa con lo Stato, incontrando il Re durante la sua visita a Bologna nell’aprile 1904 e partecipando a un pranzo in suo onore».


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