«Sospendere subito la realizzazione dell’impianto di biometano a San Marco alle Paludi»

FERMO - Il consigliere regionale Pd, Fabrizio Cesetti: «credo che sia stato un atteggiamento arbitrario e illegittimo quello assunto dal Comune di Fermo, che non ha ritenuto necessario, o almeno opportuno, che questo intervento venisse esaminato e discusso attraverso la diretta partecipazione delle comunità e delle istituzioni coinvolte»

Fabrizio Cesetti

Con un’interrogazione a risposta immediata che sarà discussa martedì prossimo in aula, il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti sollecita la giunta Acquaroli a «intraprendere ogni azione utile nei confronti del Comune di Fermo per l’immediata sospensione della realizzazione dell’impianto di produzione di biometano nel Comune di Fermo in località San Marco alle Paludi». Una sospensione, spiega l’atto depositato questa mattina, «propedeutica a verificare la sussistenza delle condizioni per la procedura semplificata e per la migliore tutela delle comunità interessate al fine di preservare il territorio, l’ecosistema agro-ambientale e il valore turistico della zona».

«La possibile realizzazione dell’impianto – spiega Cesetti – sta destando grande preoccupazione tra i cittadini di Fermo, ma anche di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Monte Urano e di altri Comuni limitrofi. Si tratta di preoccupazioni fondate e io credo che sia stato un atteggiamento arbitrario e illegittimo quello assunto dal Comune di Fermo, che non ha ritenuto necessario, o almeno opportuno, che questo intervento venisse esaminato e discusso attraverso la diretta partecipazione delle comunità e delle istituzioni coinvolte. Del resto, stiamo parlando di un progetto che interessa un contesto di particolare sensibilità ambientale e paesaggistica. La sua realizzazione potrebbe determinare impatti sull’ecosistema e pregiudicare la fruibilità turistica dei luoghi e dell’intero ambito costiero».

«Tra l’altro – continua il consigliere dem – un impianto del genere è in contraddizione evidente anche con i tanti progetti e investimenti realizzati dal 2015 a oggi su quella parte del territorio dalla Regione Marche, specie per potenziare le infrastrutture e valorizzare proprio sotto l’aspetto turistico e ambientale le aste fluviali e la costa. Solo per fare alcuni esempi, ricordo gli interventi sul Lungotenna e la bretella di collegamento con il casello autostradale, oltre alla rotatoria per fare di San Marco alle Paludi la porta di accesso a nord della provincia di Fermo verso il capoluogo e il nuovo ospedale. Ma penso anche quelli già progettati e finanziati nell’ambito della Ciclovia Adriatica per il collegamento dalla costa alle aree interne, all’insegna della sostenibilità ambientale dei luoghi e degli itinerari».

«Anche per tali motivi – conclude Cesetti – oltre che per le dimensioni del progetto, l’impianto di produzione di biometano non può avvalersi di un regime autorizzatorio semplificato in quanto, invece, soggetto ad autorizzazione unica eventualmente rilasciata dalla Regione attraverso una Conferenza di servizi in grado di coinvolgere tutte le Amministrazioni interessate che debbono esprimere un parere, nulla osta, autorizzazione o atto di assenso. Vedremo che risposta ci darà la giunta regionale, ma qualora ci fosse l’intenzione di avallare la fuga in avanti del Comune di Fermo, sono pronto a presentare una mozione per far esprimere sulla questione tutto il consiglio regionale».


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