Il Pd di Porto Sant’Elpidio
«La situazione sicurezza nella nostra città rimane grave, servono urgenti misure concrete e non propagandistiche. Il “piano Ciarpella” si sta dimostrando inefficace e le nostre considerazioni si basano su dati di fatto»: così si legge in una nota del Circolo del Partito Democratico di Porto Sant’Elpidio che continua: «Uno dei primi provvedimenti introdotti dall’attuale amministrazione è stato l’ordinanza sui monopattini che ne vietava il loro uso in alcune vie del centro.
La stretta sui monopattini è stata introdotta a dicembre dello scorso anno e ad oggi, la polizia locale non ha rilevato alcuna effrazione.
Ciò significa che sebbene l’ordinanza abbia tenuto lontano dal centro i conducenti di tali mezzi, non ha dissuaso i criminali dal danneggiare le attività commerciali.
Dai primi giorni di maggio si è verificato un drastico aumento di atti criminosi verso cittadini ed esercenti: sono più di dieci, uno ogni due giorni.
Gli atti sono tutti di natura grave: furti, inseguimenti, ed aggressioni.
Le aree più colpite recentemente sono via Pescolla e Fonteserpe per cui si sta procedendo con l’installazione di sistemi di videosorveglianza ma la cui tempistica di completamento non è ancora chiara. Mentre stenta a partire un controllo del vicinato ufficiale e regolamentato, i cittadini spaventati e disperati si organizzano privatamente scambiando informazioni in apposite chat ed organizzando delle ronde nel cuore della notte.
Una situazione allarmante, a nostro avviso, e che non ha niente a che fare con il vero controllo del vicinato.
se la frequenza dei reati rimarrà quella di maggio, a poco servirà la somma di ventimila euro ripartita su tre progetti, uno dei quali riguarda il fondo ristoro per i commercianti. Una frazione di quella cifra è destinata a forme di vigilanza privata che, sebbene urgenti, non sono state ancora messe a bando».
I referenti del circolo dem puntano il dito anche contro «la Consulta comunale sulla sicurezza urbana e la legalità, insediatasi il 26 aprile, che ad oggi non ci sembra abbia prodotto i risultati sperati.
Ben consapevoli della complessità del problema, diamo atto che la regolamentazione e liberazione degli immobili da occupazioni abusive sia stata uno strumento utile. Tuttavia, interessa una minima parte delle unità abitative della nostra città e riversa gli occupanti per strada, a meno che non si provveda ad una loro collocazione in altri spazi.
La mancanza di leggi che permettano un lavoro efficace da parte della polizia è uno dei punti chiave, così come la filiera istituzionale.
Siamo quindi lontani dalle facili dichiarazioni di alcuni membri della Giunta, che continuano a tenere lo sguardo rivolto al passato e perpetuano la loro perenne campagna elettorale denigratoria a distanza di un anno dalle elezioni. Notiamo inoltre che il vicesindaco con già una lunga lista di deleghe (lavori pubblici e difesa della costa, decoro urbano e manutenzione, cimitero, protezione civile e rapporti con i quartieri) nelle dichiarazioni pubbliche si sostituisce all’assessore Farina, il cui mandato è la sicurezza.
Auspichiamo che l’assessore Farina esca dall’ombra del vicesindaco Balestrieri e faccia sentire la sua voce.
I cittadini e le cittadine non sono sicuri nelle proprie abitazioni, così come i commercianti nelle proprie attività, e il fatto che si stiano organizzando in modo autonomo anche con modalità che potrebbero mettere a rischio loro stessi, non è accettabile.
Una sicurezza precaria crea un danno che non rimane isolato ma si propaga anche all’immagine della nostra città, chi vorrà venire in vacanza in una città dove avvengono crimini a giorni alterni?»
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