Dal falso contratto per il fotovoltaico al mancato pagamento per la villeggiatura: otto denunce

VALDASO - Meticoloso lavoro di indagine dei carabinieri della stazione di Pedaso. Raggiri per oltre 19mila euro. I consigli dei carabinieri per non cadere vittima di truffe

La stazione Carabinieri di Pedaso

di redazione CF

L’Arma dei Carabinieri conferma ancora una volta il suo impegno nella lotta contro le truffe, attraverso un’attività investigativa meticolosa e un’incessante opera di prevenzione. Nelle ultime operazioni condotte, l’efficacia dell’azione dei Carabinieri ha portato al deferimento di sette individui pregiudicati, responsabili di aver messo in atto raggiri ben orchestrati ai danni di ignari cittadini. Un giro di truffe ha infatti colpito diverse persone a Pedaso ma i militari della Stazione del luogo, con un’attenta e veloce attività investigativa, supportata dall’analisi di tabulati telefonici e documentazione bancaria, sono riusciti a identificare tutti gli autori.

Nel primo caso, i carabinieri hanno denunciato per truffa una donna di circa 60 anni veneta che, come accertato mediante l’analisi dei tabulati telefonici e della documentazione bancaria, con artifizi e raggiri consistiti nel fingersi dipendente di una agenzia, aveva sottoscritto un contratto con la vittima (una donna del posto), poi rivelatosi falso, per la fornitura e l’installazione di un impianto fotovoltaico e facendosi accreditare su un conto corrente a lei intestato, la somma di euro 11.000 euro.

Sempre a Pedaso i militari dell’Arma, all’esito degli accertamenti avviati a seguito della querela del titolare di struttura turistico- ricettiva, hanno denunciato per insolvenza fraudolenta in concorso, tre albanesi, tra i 40 e i 60 anni circa, i quali dissimulando il loro stato di insolvenza, non hanno pagato il dovuto per la loro permanenza, arrecando un danno patrimoniale di 2.000 euro alla struttura.

Ancora a Pedaso i militari della locale Stazione hanno identificato e denunciato per truffa in concorso tre persone provenienti da Sardegna, Calabria e Sicilia, di età compresa tra i 30 e i 60 anni circa, tutti pregiudicati. Gli stessi, come accertato dai carabinieri, al fine di trarne un ingiusto profitto, avevano pubblicizzato su un sito online la vendita di un’autovettura, inducendo la vittima, con artifizi e raggiri, ad accreditare la somma complessiva di 4.500 euro su carte a loro intestate, per poi rendersi irreperibili.

Infine, è stato denunciato per truffa un romano pregiudicato di circa 70 anni: lo stesso, come dimostrato dai militari, al fine di trarne un ingiusto profitto, fingendosi operatore della banca di riferimento della vittima, paventando lauti guadagni, aveva contattato la stessa telefonicamente, riuscendo a farsi versare sul proprio conto corrente la somma totale di euro 1.700. I Carabinieri, dopo aver svolto approfonditi accertamenti e raccolto utili elementi, hanno deferito i responsabili alla competente Autorità giudiziaria, che dovrà ora valutare le prove raccolte.

«Si ricorda a tutti i cittadini – l’appello dei carabinieri – di essere cauti e non fornire mai dati personali o sensibili a sconosciuti, per evitare di cadere vittime di truffe simili. L’Arma dei Carabinieri sottolinea l’importanza della presenza sul territorio e della capacità investigativa, fondamentali per garantire la sicurezza dei cittadini anche nell’ambiente digitale. È grazie all’analisi dei tabulati telefonici e della documentazione bancaria che è stato possibile individuare e deferire i responsabili di tali condotte. Si ricorda inoltre l’importanza di adottare comportamenti prudenti online, diffidando di offerte troppo vantaggiose e verificando sempre l’autenticità dei siti e degli interlocutori. L’Arma dei Carabinieri ha pubblicato e costantemente aggiornato una serie di contromisure e consigli pratici sui propri siti istituzionali, volti a prevenire e contrastare le truffe online. La lotta alle truffe in rete è un impegno che richiede la collaborazione di tutti: istituzioni, cittadini e operatori del settore. Solo attraverso una sinergia costante e un’attenzione diffusa è possibile costruire una barriera efficace contro i raggiri digitali e garantire la sicurezza. E’ possibile consultare i consigli utili pubblicati sul sito dell’Arma dei carabinieri a questo link e a questo secondo link.


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