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«Anche sulla scuola Bacci avevamo ragione ma non siamo stati ascoltati» L’affondo di Noi Insieme-Pd

SANT'ELPIDIO A MARE - «Settecentomila euro per l'affitto dei container, a carico, speriamo, dello Stato, altri 300 mila circa a carico del Comune per la sistemazione dell'area containers e per l'affitto e la ristrutturazione dell'ex asilo Bartolucci. Tutte spese evitabili, di soldi della collettività, delle quali qualcuno dovrà rendere conto. Speriamo inoltre che i tempi siano rispettati, vista la necessità di demolire prima la vecchia scuola, e le difficoltà operative del sito, sempre che i lavori procedano senza intoppi imprevisti. Altrimenti corriamo il rischio di un aumento dei costi di noleggio dei container, in questo caso interamente a carico del Comune, e di ritrovarci senza la scuola vecchia demolita e senza la nuova non ancora pronta»

«Frequentemente, ad ogni nostra critica, il sindaco Pignotti taccia l’opposizione di fare critiche “non costruttive” o di voler “infangare l’amministrazione”. Eppure i nostri interventi sono sempre stati puntuali e nel merito delle questioni. Abbiamo scoperchiato la questione Tennacola, che stava prendendo la brutta piega a cui si è giunti oggi, nel silenzio generale. Così come abbiamo interrogato il sindaco su diverse questioni che mano a mano stanno arrivando al pettine, in alcuni casi anche pericolosamente, come l’appalto dei rifiuti, con la richiesta, da parte della ditta, di un aumento del 40% dei costi che si riverseranno automaticamente sui cittadini, come se non bastassero gli aumenti generalizzati su tutti i servizi comunali». Noi Insieme-Pd torna alla carica dell’amministrazione di Sant’Elpidio a Mare guidata dal sindaco Alessio Pignotti.

«Una delle questioni che ci sta particolarmente a cuore, ed è stata oggetto di molteplici interventi da parte nostra, è la nuova scuola Bacci. Più volte abbiamo criticato la delocalizzazione dei ragazzi nei container e la scelta del sito. Addirittura, a gara fatta per l’affitto dei container, ci siamo accorti che mancava la relazione geologica e il calcolo dell’invarianza idraulica. Abbiamo evidenziato anche il fatto che tutto questo si sarebbe potuto evitare lasciando i ragazzi nella scuola attuale costruendo la nuova nel piazzale più a valle, approfittando anche della contestuale demolizione della palestra. A tutto questo ci è stato sempre risposto che la scuola non si poteva spostare, perché il bando prevedeva la “ricostruzione in sito”, intendendo per sito l’area di sedime del fabbricato attuale. Ebbene oggi possiamo dire che le nostre critiche non erano affatto peregrine, né strumentali. Nei giorni scorsi, infatti, abbiamo assistito alle operazioni – si legge in una nota dell’opposizione – di una ditta specializzata, che effettuava le introspezioni geologiche presso l’area che deve ospitare i container. Probabilmente, sia pure tardivamente, l’amministrazione sta procedendo a far redigere la relazione geologica. Ci chiediamo cosa succederà, in caso di esito negativo ad appalto per i container già fatto? E con quale serenità la ditta incaricata espleterà l’incarico? Speriamo bene! È comunque una buona notizia per i cittadini elpidiensi, specie per i ragazzi che dovranno andare a scuola lì per anni e che debbono farlo in tutta sicurezza, alla quale crediamo di aver contribuito in maniera decisiva con la nostra azione. Purtroppo non siamo stati ascoltati invece sulla realizzazione della nuova scuola da spostare più a valle. Oggi, a riprova di quanto sostenevamo circa la fattibilità, vediamo che è già partito il cantiere della nuova scuola Carlo Urbani a Porto Sant’Elpidio ad opera della Provincia di Fermo. Cantiere che sorge nella parte antistante la scuola, nell’area del parcheggio, mentre gli studenti continuano ad andare tranquillamente a scuola in quella attuale. La scelta della nostra amministrazione, legata, secondo noi, ad una erronea interpretazione della norma, ed anche ad una certa arroganza amministrativa nel rifiutare qualsiasi suggerimento, che pure era venuto in tal senso, ha portato oggi ad un aggravio di spesa per lo stato ed il Comune stesso enorme. Settecentomila euro per l’affitto dei container, a carico, speriamo, dello Stato, altri 300 mila circa a carico del Comune per la sistemazione dell’area containers e per l’affitto e la ristrutturazione dell’ex asilo Bartolucci. Tutte spese evitabili, di soldi della collettività, delle quali qualcuno dovrà rendere conto. Speriamo inoltre che i tempi siano rispettati, vista la necessità di demolire prima la vecchia scuola, e le difficoltà operative del sito, sempre che i lavori procedano senza intoppi imprevisti. Altrimenti corriamo il rischio di un aumento dei costi di noleggio dei container, in questo caso interamente a carico del Comune, e di ritrovarci senza la scuola vecchia demolita e senza la nuova non ancora pronta. La speranza è che tutto vada bene, ma ci permettiamo di dire che così non si amministra neanche un condominio».


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