«È proprio vero: con Vesprini tutto Si Può. Si può anche assistere al completo smarrimento di una amministrazione di fronte al problema della sicurezza che sta travolgendo la nostra città».
L’affondo di chi, per un solo anno e mezzo, ha ricoperto, da assessore, la delega in materia, non si fa attendere. Nel mirino di Lauro Salvatelli finisce il sindaco Valerio Vesprini. «I nodi vengono al pettine – spiega l’ex assessore – e i genitori chiedono risposte. Non è più tempo di fare campagna elettorale. Ci troviamo di fronte ad una escalation che pretende interventi forti e tempestivi. La sicurezza è una cosa seria e la prevenzione ne è parte integrante».
«Un anno fa, a ridosso dell’estate, proposi al sindaco un piano organico per la videosorveglianza nei luoghi più critici, fui “rimandato” a settembre, quando peraltro mi fu notificata la revoca delle deleghe, e mi fu detto che in quel momento vi erano altre priorità economiche a partire dalla programmazione estiva per attrarre gente in città. Apprendiamo ora che sono stati stanziati 80.000 per la realizzazione del progetto a cui avevo lavorato con gli uffici inserendo parte di via XX Settembre e piazza Gaslini per le nuove telecamere. Comunque un anno dopo. Questo è emblematico dell’attenzione che Vesprini rivolge al tema».
Salvatelli non lesina critiche. «Sono genitore di tre figli che mi hanno manifestato i timori di circolare di sera a Porto San Giorgio. E dire che i campanelli d’allarme erano già suonati. Il gravissimo episodio di Porto Sant’Elpidio avrebbe dovuto spingere il sindaco Vesprini a battere subito i pugni sui tavoli che contano, ma i fatti dicono il contrario. Cosa aspettiamo? Che arrivi il fatto delittuoso anche a Porto San Giorgio? Mi chiedo cosa abbia fatto da assessore per 9 anni nella giunta Loira, sul fronte della prevenzione. Non trovo risposte».
Salvatelli giudica «insufficienti» anche le azioni messe in campo nelle ultime ore. «È stato disposto il controllo amministrativo in un pubblico esercizio sul lungomare ad opera della Polizia locale. Ma le cose da fare sono altre a partire dalla assunzione e formazione di altri agenti oltre a quelli cosiddetti estivi. Lo scorso fine anno sarebbe stato tolto dal piano di assunzione della Municipale anche l’inserimento di un nuovo operatore a tempo indeterminato. Segnale tangibile, anche questo, che per Vesprini la sicurezza e la prevenzione non sono al primo posto. Un piano di potenziamento dell’organico della nostra Polizia locale deve inoltre accompagnarsi ad un prolungamento dei turni di servizio in particolare nella zone critiche della città».
Anche questa richiesta dell’ex assessore «un anno fa è caduta nel vuoto – ricorda Salvatelli – cosa aspettiamo inoltre a pattugliare l’arenile di notte? Qui si concentrano situazioni a rischio. I genitori sono inferociti e preoccupati e, di tutta risposta, si cerca di far circolare sui social notizie su possibili fondi per il lungomare come strumento di distrazione di massa invece di prendere di petto il problema e concentrarsi solo su questo. Cosa importa ad un genitore dei fondi per il lungomare. Prima la sicurezza poi le opere pubbliche. Ne va del futuro dei nostri figli. Il progetto Vesprini è al capolinea ora che il sindaco viene messo di fronte alle sue responsabilità, ma l’Amministrazione naviga a vista. I selfie sui palchi e i tagli dei nastri delle nuove attività commerciali non bastano -aggiunge Salvatelli- ma l’apice di questa assurda gestione del problema sicurezza si è toccata quando il primo cittadino ha dichiarato che alcuni personaggi poco raccomandabili provengono da Lido Tre Archi, scaricando di fatto la responsabilità verso altri amministratori.
I cittadini comprendono da soli la portata di questa ondata di criminalità e l’assenza di una Amministrazione e della sua guida che forse dovrebbe ragionare sull’opportunità politica di uscire di scena».
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