Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di Patrizia Gambini, residente nei pressi della zona interessata dai cantieri di via delle Mura.
Tre anni fa sono iniziati i lavori dell’ex mercato coperto, senza un minimo di coinvolgimento degli abitanti del centro storico, e dei relativi disagi.
Tre anni di rumori, polvere, rotture di tubi, case che tremano, mura crepate, betoniere posteggiate ovunque, gruppi elettrogeni in funzione dalle 6 della mattina. L’ascensore pubblico, prima privato, è buttato giù senza coinvolgere e chiedere il permesso neppure ai proprietari degli immobili. Lo so perché mio marito commercialista ha lo studio lì.
Ma, a parte questo (del disagio dei cittadini non è mai interessato nulla a nessuno), qualche settimana fa, senza alcun avviso, sono partiti in piena estate e col caldo che sappiamo, altri lavori. E’ iniziato l’inferno. Strade bloccate, senza avvisi, macchine che non potevano transitare nei due sensi per la presenza di betoniere e quant’altro. Sempre senza cartelli, senza avvisi, senza nulla. Settimane intere di polvere, quintali di polvere, di rumori tremendi, di confusione totale. Il tutto, compresi lavori dell’ex mercato, per rincorrere contributi noti che non sarebbero altrimenti stati erogati.
Un inferno, senza riguardo alcuno per abitanti e lavoratori della zona. Io, allergica alla polvere, per una faringo-tracheite, ho dovuto fare antibiotici e cortisone. E ancora non sto bene. Finito l’inferno, in tutta fretta perché giovedì scorso doveva iniziare il mercatino, senza asfaltare subito, ci hanno lasciato con quintali di polvere (le finestre sono sbarrate) e brecciolino, dove si rischia di cadere (diversi sono scivolati). Il tutto senza un minimo di riguardo per noi. Ho provato a contattare l’ufficio ambiente del Comune, ho scritto mail. Non ha mai risposto nessuno, neppure al telefono.
Così anche per motivi di salute, ho deciso di inviare una Pec agli uffici di competenza, Ast compresa, e ai carabinieri. Io sono esausta, ma poiché gli altri abitanti sono molto anziani, me ne faccio carico io. Credo che tutto sia stato fatto senza un minimo di riguardo, nei confronti di nessuno. E senza un piano adeguato per tempistica e modalità.
Noi abitanti allo stremo. Credo che il Comune, negli uffici di competenza, avrebbe quanto meno dovuto vigilare. Addirittura, qualche giorno fa, non potendo uscire di casa (perché avevano aperto una buca lunga tutta la strada e una betoniera chiudeva l’imbocco) ho chiamato i vigili (…). Poi sono venuti, perché io dovevo andare dal medico ed ho insistito, e si sono limitati a far spostare la betoniera di qualche metro. Questo il rispetto, dopo quasi quattro anni di incubo. L’ultima cosa criticabile, è il brecciolino che, incuranti di chi potrebbe cadere e cosa accadrà, hanno lasciato qui davanti sabato sera.
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