Un momento del G7 Salute questa mattina alla Mole
«Il rapporto della Fondazione Gimbe sulla sanità nazionale pone le Marche tra le regioni con la più alta percentuale di famiglie costrette a rinunciare alle cure sanitarie nell’ultimo anno. Un dato drammatico che mette in luce il grave stato della sanità regionale, segnato da liste d’attesa interminabili e strutture ospedaliere sotto organico».
Ieri sera la cena a Numana
La segretaria del Partito Democratico Marche, Chantal Bomprezzi, interviene sulla questione: «Acquaroli sogna ad occhi aperti. Mentre dichiarava alla stampa che la sanità nelle Marche funziona, la Cgil protestava davanti agli ospedali di tutta la regione. Come denunciamo da tempo, la gestione sanitaria della giunta Acquaroli ha peggiorato la situazione della sanità pubblica, rendendo sempre più difficile l’accesso ai servizi essenziali e costringendo molti cittadini a rivolgersi al privato o a rinunciare alle cure».
Chantal Bomprezzi
«In questo contesto di crisi, il G7 Salute ad Ancona ha visto l’arrivo delle delegazioni internazionali in Maserati e cene di lusso in ristoranti esclusivi – continua Bomprezzi – Un contrasto stridente rispetto alla realtà quotidiana dei cittadini marchigiani, che si trovano a dover fare i conti con un sistema sanitario inefficiente e privo delle risorse necessarie per garantire il diritto alla salute. Meloni, Acquaroli & co. si risparmino le passerelle lussuose e la smettano di dipingere una realtà che non esiste ed è lontana dai cittadini nella regione. È tempo di invertire la rotta, di mettere la salute pubblica al primo posto e di destinare le risorse lì dove servono davvero: nei reparti ospedalieri e nei servizi territoriali, non nei salotti dei grandi eventi. Le prossime elezioni regionali saranno un’occasione cruciale per cambiare direzione e garantire ai marchigiani un sistema sanitario degno di questo nome».
Il governatore Francesco Acquaroli oggi alla Mole di Ancona per il G7 Salute
Sul G7 Salute interviene anche l’ex parlamentare Alessia Morani (Pd): «Ci vuole la faccia di Acquaroli per dire che la sanità nelle Marche funziona, incredibile. Nel 2023 nelle Marche il 9,7% delle famiglie ha rinunciato a curarsi. Purtroppo siamo ben al di sopra della media nazionale e non è certamente un record positivo.
Alessia Moran
Questi dati sono riportati nel rapporto Gimbe sulla sanità da cui emergono due aspetti fondamentali: le carenze del personale sanitario e la mancanza di strutture adeguate. Le Marche registrano poi una significativa riduzione delle performance Lea con -14,7 punti rispetto al 2021. Uno dei risultati peggiori a livello nazionale. Sono state prese in considerazione anche le strutture che dovranno essere realizzate con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Per le Case della Comunità, nelle Marche, rispetto alle 29 strutture previste entro il 2026 ne sono state attivate solo 3 pari al 10% e per quanto riguarda gli ospedali di comunità dei nove che dovrebbero essere attivati entro il 2026, attualmente ne è attivo soltanto uno. Infine, come ha già denunciato l’Adoc, le Marche hanno il record di visite a pagamento e i cittadini si stanno pesantemente indebitando per curarsi presso le strutture private».
(foto di Giusy Marinelli)
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