La società Marina continuerà a gestire l’approdo turistico ma non potrà stipulare nuovi contratti per i posti-barca che abbiano validità oltre il 14 gennaio 2025, giorno dell’udienza di merito al Consiglio di Stato, né riscuotere i canoni relativi alle attività autorizzate dall’art. 45 bis del Codice della Navigazione. E’ quanto ha stabilito la giunta Vesprini ieri approvando la delibera che contiene gli indirizzi per il futuro del porto sangiorgese. Tre mesi bisognerà attendere per sapere se la dichiarazione di decadenza della concessione avrà un seguito o meno. Tutto dipenderà dai giudici amministrativi chiamati a valutare il ricorso dei concessionari.
Nel frattempo, però, il Comune sembra spingere sull’acceleratore cercando di anticipare i tempi ed evitare che la questione porto possa travolgere alla fine il lavoro degli uffici di via Veneto. Per questo, l’Amministrazione di centrodestra ha pensato bene di mettere nero su bianco alcune considerazioni o, per l’appunto, indirizzi precisi. La società Marina potrà, come detto, continuare a gestire i soli servizi essenziali necessari al funzionamento dell’infrastruttura.
Su indirizzo del dirigente del settore Maria Stella, l’esecutivo ha inoltre previsto una gara ad evidenza pubblica per l’affidamento della gestione del porto, che non riguarderà soltanto la gestione dell’approdo ma includerà anche una proposta tecnico-economica per lo sviluppo e la valorizzazione dell’area portuale, in linea con il vigente Piano regolatore portuale e le volumetrie approvate.
«Per quanto riguarda la fase transitoria prima della conclusione della procedura di gara, poi, l’Amministrazione comunale ha dato mandato agli uffici di valutare l’opzione migliore per garantire la gestione temporanea del porto. All’analisi dei tecnici ci sono: la gestione diretta da parte del Comune, la gestione tramite una società partecipata dall’ente, l’affidamento a soggetti esterni». E questo, ovviamente, qualora il ricorso del Marina non dovesse andare a buon fine e la revoca della concessione diventare effettiva.
«La gestione del nostro porto rappresenta una priorità per lo sviluppo della città. Con queste misure intendiamo assicurare non solo la continuità dei servizi, ma anche una visione di lungo termine per valorizzare al meglio l’area portuale, un patrimonio di grande valore per Porto San Giorgio. Siamo impegnati a garantire trasparenza in tutte le fasi della gestione e del rilancio del porto» ha commentato il sindaco, Valerio Vesprini, per il quale lungimirante è stata anche la scelta di includere nella gara la proposta tecnico-economica, insomma che tipo di investimenti si intende fare.
Gli ha fatto eco l’assessore al demani ed al porto, Fabio Senzacqua. «La gestione del porto turistico è una questione cruciale per il futuro di Porto San Giorgio e dell’intera provincia. Le misure che abbiamo adottato sono fondamentali per garantire la continuità operativa del porto, evitando che situazioni di incertezza generino ulteriori disagi per i diportisti e le associazioni che gravitano intorno alla realtà portuale. Con l’adozione degli indirizzi indicati, vogliamo offrire garanzie e stabilità a tutti coloro che operano all’interno del porto, permettendo loro di svolgere la propria attività in un contesto più sicuro e organizzato».
Sandro Renzi
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