«Un nuovo encomio, questa volta rivolgo alla Uoc Cardiologia guidata dal direttore, dr.ssa Maria Vittoria Paci, è arrivato alla direzione dell’Ast di Fermo da parte di un paziente (su cui si mantiene l’anonimato, come espressamente richiesto dallo stesso, per motivi di privacy)». E’ quanto si legge in una nota dell’azienda sanitaria fermana.
«Ringraziamo il paziente che, come avviene in questi casi – le parole del direttore generale Ast Fermo, dr. Roberto Grinta – in maniera del tutto disinteressata, ha voluto manifestare la sua gratitudine al reparto dopo aver toccato con mano le qualità della nostra Cardiologia. Al riguardo vorrei ringraziare il paziente per le sue parole e il nostro personale, a partire da quello della Cardiologia guidata magistralmente dalla dr.ssa Paci, di tutti i nostri reparti ospedalieri e territoriali che ogni giorno danno prova di spiccata professionalità e grande umanità. Sono loro, in primis, a fare della nostra sanità pubblica un’eccellenza per il Fermano e non solo» che può godere anche del servizio di Emodinamica grazie all’interessamento e al lavoro dello stesso direttore generale Roberto Grinta.
LA LETTERA DI ENCOMIO DEL PAZIENTE
«Il lungo corridoio della Cardiologia dell’ospedale Murri di Fermo. Per pura casualità e fortuna, faccio una tac coronarica, nessun sintomo, nessun fastidio, nulla che ostacolasse i miei 15mila passi al giorno e la vita frenetica, che scorreva tra lavoro, impegni e riunioni. La diagnosi mi lasciò incredulo e disorientato: “arterie coronariche con forti restringimenti si consiglia intervento urgente”. Dovetti prendere coscienza con la realtà ed avendo sentito parlare bene della Cardiologia di Fermo, mi affidai a loro. Il Primario la dott.ssa Paci Maria Vittoria con la quale ebbi modo di parlare fin da subito, vista l’urgenza fissò il ricovero quasi immediato. L’intervento eseguito da un’equipe diretta dalla dott.ssa Nicolini Elisa del Lancisi di Ancona, ebbe una durata più lunga del previsto, ed il mio essere cosciente, mi permise di vedere la sicurezza e la maestria della dottoressa, mentre mi installava 4 stent coronarici. Per la prima volta, in una vita sempre in corsa, mi ritrovavo a dover frenare e trascorrere in ospedale, in assoluto riposo, il post operatorio.
E’ in quei giorni che ho avuto modo di osservare “il lungo corridoio” della cardiologia, a metà del quale in un piccolo salottino, trascorrevo parte di quel tempo a leggere a pensare fino al tramonto. Ogni sera vedevo la dottoressa Paci, ripercorrere quel corridoio prima di lasciare il reparto, per una ulteriore visita ai pazienti. Notavo la sua grande disponibilità, i modi garbati, l’ascolto attento e la gentilezza con cui riusciva a dare conforto ai tanti pazienti che la avvicinavano per chiedere informazioni, chiarimenti, o rassicurazioni. Agli encomi che spesso leggo, fatti a vari reparti dell’ospedale, voglio aggiungere il mio plauso alla Cardiologia del Murri di Fermo. Là dove tanti contestano la sanità, posso dire di aver trovato, sia dal punto di vista medico che umano, un reparto gestito con professionalità e competenza, con personale medico, paramedico, infermieri e ausiliari, che vorrei ringraziare per la loro efficienza, gentilezza e disponibilità».