PIACENZA – L’appuntamento al PalaBanca è di quelli che ti fanno capire che stai vivendo un sogno che corrisponde ai più alti livelli della pallavolo giocata, e lo si capisce già dall’ingresso in campo delle formazioni, più vicino ad Hollywood che ad un normale incontro sportivo.
Livello confermato, del resto, dal team allenato da Andrea Anastasi, talmente farcito di campioni che si fa fatica ad indicarne solo sei da far partire titolari.
I locali, costretti ancora a fare a meno di Mandiraci, affidano la regia a Brizard con Romanò opposto, Kovacevic e Maar in banda, Simone e Galassi centrali con Scanferla libero. Risponde Grottazzolina con Zhukouski in diagonale a Petkovic, Fedrizzi e Tatarov ad agire da posto quattro, Demyanenko e Comparoni al centro e Marchisio a dirigere le operazioni di seconda linea. Ancora assente Antonov, schierato come secondo libero.
IL TABELLINO
GAS SALES BLUENERGY PIACENZA 3: Kovacevic 5, Kedzierski ne, Ricci ne, Brizard 1, Maar 9, Scanferla (L1) 54% (23% perf.), Galassi 8, Simon 12, Andringa, Romanò 13, Bovolenta, Gueye ne, Loreti (L2) ne. All. Anastasi
YUASA BATTERY GROTTAZZOLINA 0: Zhukouski 2, Antonov (L2) ne, Cubito ne, Vecchi ne, Demyanenko 6, Mattei ne, Comparoni 8, Petkovic 10, Fedrizzi 10, Marchiani ne, Cvanciger ne, Tatarov 8, Schalk ne, Marchisio (L1) 64% (36% perf.). All. Ortenzi
ARBITRI: Serafin e Lot (Marigliano), video check Di Dio, segnapunti Nichetti
PARZIALI: 25-23 (29’), 25-21 (28’), 25-20 (29’)
NOTE: Piacenza: 16 errori in battuta, 4 ace, 6 muri vincenti, 45% in ricezione (26% perf), 51% in attacco. Grottazzolina: 19 errori in battuta, 5 ace, 5 muri vincenti, 61% in ricezione (33% perf), 45% in attacco. Mvp Simon
LA CRONACA
Subito avanti Piacenza, che sigla il 3-1 con Kovacevic, lunghissima l’azione del pareggio fatta di tante difese e chiusa da Fedrizzi. Simon sale in cattedra (e anche in cielo) e riporta la Gas Sales sopra di due, 10-6 sul mani out di Romanò. La Yuasa fatica a trovare ritmo e riferimenti al servizio, Demyanenko in primo tempo mantiene il gap sul 14-10 e sul muro di Comparoni accorcia fino al -2, sempre lui a fermare Kovacevic per il 17-16. Una mancata copertura e l’ace di Galassi riallontanano i locali, ma Fedrizzi a muro fa 20-19. Brizard dimostra però che non si diventa campioni olimpici per caso, e nella stessa azione difende in tuffo per poi attaccare in campo, applausi per lui. L’ace di Fedrizzi sigla il 22-21 e costringe Anastasi al time out, sempre lui in pipe per la parità Yuasa, un’ingenuità a muro costa però carissima ai ragazzi di Ortenzi, che perdono 25-23 con onore, ma anche con la bellezza di otto errori dalla linea dei nove metri.
Spettacolare l’azione del 3-2 piacentino in avvio di secondo set, con Scanferla che si prende sul petto una bomba di Petkovic e Romanò che mette a terra la rigiocata in diagonale. Diverse le occasioni per la Yuasa di pareggiare, alla fine è Petkovic con una doppietta a portarla in vantaggio 6-7, per poi ripetersi in mani out sul 7-9. Il servizio di Simon ristabilisce subito il vantaggio locale, mentre il 16-14 è di Maar in pipe, e su di esso Ortenzi ferma il gioco. Parità ristabilita sull’out di Kovacevic, è Galassi a muro a siglare il 19-17, in un set che vive di strappi continui ma che alla fine vede prevalere il maggior tasso fisico e tecnico dei padroni di casa. Sempre Galassi a fermare Demyanenko per il 23-19, si batte con onore Grottazzolina ma sul servizio out di Petkovic cede 25-21.
Doppio Romanò a ribaltare l’iniziale vantaggio grottese, Simon beffa Tatarov in battuta corta e sul 4-1 i ragazzi di Anastasi giustamente sorridono, intravedendo un match in discesa. Si mischiano i colori del Mikasa sull’alzata di Brizard che vale il 6-4, tutto buono però per l’arbitro. Ci vuole un tap in di Comparoni per riportare Grottazzolina sul -1, ma quando lo stesso parmense spara out in veloce la Gas Sales torna a +3, 11-8. Ancora lui, però, dal servizio, per la parità, sicuramente tra i migliori in maglia Yuasa il giovane centrale. Due ace di Fedrizzi portano Grottazzolina sul 13-15 costringendo Anastasi al time out, al rientro la situazione ancora una volta si ribalta: un muro di Zhukouski finisce out di due millimetri, l’attacco di Tatarov di qualche metro, torna sopra Piacenza. Il bulgaro chiude troppo il colpo successivo e con Simon a muro nessuno può permetterselo, volano i biancorossi sul 19-16. Il parziale di 6-1 subito annichilisce le residue speranze di una pur volenterosa Grottazzolina, anche le pipe diventano prevedibili e subentra lo scoramento. Finisce 25-20, con la Yuasa Battery che ancora una volta si batte con tutto quello che in questo momento ha a disposizione, ma che non basta.
Non mancano i rammarici, ancora una volta, per la buonissima pallavolo mostrata per larghi tratti, ma di fronte a questi “giganti” ogni ingenuità finisce per costare carissima, e con i rammarici non si muove la classifica. Si chiude così, per Grottazzolina, un girone di andata prevedibilmente difficile, ma nel quale inevitabilmente hanno inciso tanti fattori. Primo fra tutti, quello fisico: su 11 partite disputate la Yuasa ha infatti potuto giocare con la sua formazione ideale soltanto in una occasione, l’esordio contro Monza. Un po’ troppo per tutti, figuriamoci per una neopromossa.
LE DICHIARAZIONI
Il 3-0 maturato a Piacenza, contro una big assoluta del campionato, è stata l’ennesima dimostrazione di come la Yuasa Battery Grottazzolina sia capace di mettere in difficoltà chiunque, anche big assolute come Piacenza appunto e la Lube pochi giorni prima.
Tutti set molto combattuti (23-23 nel primo set, 17-17 nel secondo, 19-17 Yuasa nel terzo le fasi calde) ma che alla fine premiano gli avversari seppur con segnali di crescita evidenti, come ha sottolineato coach Massimiliano Ortenzi: «Abbiamo fatto fatica in alcuni momenti della partita nel tenere alto il livello nel cambio palla. Qualche errore di troppo anche quando abbiamo ricevuto bene, poi quando loro battono forte è anche complicato. Lì dobbiamo sicuramente fare qualcosa di meglio, perché poi siamo stati dentro la partita con la difesa, abbiamo tenuto bene. Ci manca quella sicurezza lì, quel ritmo lì: riuscire a essere continui con il cambio palla, continui con l’attacco quando abbiamo delle occasioni. Lì ci mettiamo sempre qualche errore di troppo. Ci abbiamo messo un primo tempo fuori, un attacco in parallela fuori. Nel terzo parziale gli abbiamo dato quei due o tre punti di vantaggio che poi diventano difficili da recuperare con chiunque e con squadre così, ancora di più, perché poi al servizio prendono sicurezza, prendono ritmo e si fa fatica».
Ci sono diverse cose positive da portare: «Noi dobbiamo prendere le cose buone, non tanto il punteggio, ma le cose buone che abbiamo fatto. Il livello della battuta che a volte è buono, il fatto che su alcune situazioni di difesa stiamo migliorando. Siamo cresciuti anche su alcune situazioni di cambio palla. Non è sufficiente, non basta e i risultati dicono questo. Avvicinarsi non basta, non può bastare, non ci dobbiamo accontentare di dire ok ce la siamo giocata, dobbiamo essere più cinici, quando siamo avanti di qualche punto dobbiamo spingere per prenderne qualcuno in più. Nel punto a punto bisogna che cominciamo a prenderci magari qualche set che ci possa dare più fiducia e la consapevolezza di essere sulla strada giusta».
Arriva una pausa per la Yuasa che non scenderà in campo nel weekend prossimo e dunque lo farà di nuovo il 13 dicembre con la trasferta a Monza, primo match del girone di ritorno. «Adesso abbiamo qualche giorno in più per recuperare tutti. Non siamo al completo ora e questa è una cosa che ci sta un po’ sta pesando, il fatto di non avere mai tutte le soluzioni che possiamo avere. Proviamo a recuperare tutti e a giocarci queste 11 gare del girone di ritorno con il gruppo al completo, lavorando al massimo, cercando di non lasciare nulla di intentato. Lo stiamo già facendo ma dobbiamo continuare senza accontentarci e senza perdere di vista che i punti possono arrivare da qualsiasi partita. La Superlega, nella storia, ci dice che tante squadre in poche giornate hanno ribaltato delle stagioni. Noi dobbiamo crederci sempre. Dobbiamo avere nella testa e anche nel cuore la voglia di non mollarla mai questa categoria».
Gli fa eco lo schiacciatore Michele Fedrizzi, protagonista in campo proprio contro i lombardi di una buona prestazione personale. «Anche con la Lube avevamo fatto una bella prova. Anche se abbiamo battuto molto bene, fondamentale su cui puntiamo molto, purtroppo stiamo affrontando squadre che con ricezione negativa riescono a fare numeri incredibili. Quindi questo per noi diventa difficile da mantenere come livello. Abbiamo avuto un inizio molto difficile con tanti infortunati, quindi ora sfrutteremo i prossimi 10 – 12 giorni che abbiamo per recuperare tutti quanti e ricominciare il ritorno al meglio. Lo spogliatoio è essenziale in questa situazione, nel senso che dove non si arriva con la tecnica, secondo me, si può arrivare con la forza del gruppo. Quindi stiamo cercando, nonostante la difficoltà, di restare sempre uniti e continueremo a farlo».
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