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Capolavoro Yuasa Battery: piazzato il blitz a Monza

SUPERLEGA - Grottazzolina nella tana della Mint senza Antonov ma con lo spirito guerriero, e gioca una gara di grandissima intensità che sorprende la compagine lombarda con un perentorio 0-3. Si tratta dunque della prima storica vittoria per il club marchigiano nella massima serie, per un girone di ritorno votato con orgoglio alla ricerca della salvezza. Le voci dei protagonisti nell'immediato dopo gara

MONZA – Dopo un’attesa lunga oltre cinquant’anni, arriva a Monza la prima storica vittoria in massima serie per Grottazzolina, che con una gara di intensità pazzesca sorprende la Mint e si prende l’intera posta in palio in quello che, pur inimmaginabile ad inizio stagione, era uno scontro diretto.

La pressione di giocarsi un match dall’alto contenuto emotivo nei bassifondi della classifica gioca un brutto scherzo agli uomini di Eccheli, abituati a giocare per ben altri obiettivi. La Yuasa Battery mette invece in campo la più classica delle partite perfette e si prende l’intera posta, tornando finalmente a sorridere per una vittoria che mancava dallo scorso 25 aprile a Siena.

Coach Eccheli affida la regia a Kreling, con Szwarc opposto, Zaytsev e Marttila in banda, Averill e Beretta centrali con Gaggini libero. Risponde Grottazzolina con Zhukouski in diagonale a Petkovic, Fedrizzi e Tatarov ad agire da posto quattro, Demyanenko e Comparoni al centro e Marchisio a dirigere le operazioni di seconda linea. Sempre out Juantorena nelle fila brianzole, unitamente a Mosca, ancora indisponibile Antonov tra le fila Yuasa, nemmeno al seguito della squadra. Prosegue dunque la maledizione grottese che non riesce a disputare una partita con l’organico al completo. In questo caso, però, i grottesi sono in buona compagnia perché anche Monza deve fare i conti con problemi fisici che si porta avanti dall’inizio della stagione.

IL TABELLINO

MINT VERO VOLLEY MONZA 0: Lee ne, Frascio ne, Rohrs 7, Marttila 11, Lawani ne, Mancini ne, Beretta 9, Kreling, Picchio (L2) ne, Di Martino, Averill 4, Gaggini (L1) 41% (24% perf.), Zaytsev 9, Szwarc 4. All. Eccheli

YUASA BATTERY GROTTAZZOLINA 3: Zhukouski 4, Cubito (L2) ne, Vecchi, Demyanenko 8, Mattei ne, Comparoni 6, Petkovic 18, Fedrizzi 11, Marchiani ne, Cvanciger ne, Tatarov 6, Schalk ne, Marchisio (L1) 81% (25% perf.). All. Ortenzi

ARBITRI: Cappello e Zanussi (Pernpruner), video check Ferrara, segnapunti Gavazzoni

PARZIALI: 22-25 (27’), 24-26 (30’), 21-25 (26’)

NOTE: Monza: 12 errori in battuta, 3 ace, 8 muri vincenti, 36% in ricezione (19% perf), 46% in attacco. Grottazzolina: 17 errori in battuta, 9 ace, 8 muri vincenti, 59% in ricezione (14% perf), 55% in attacco. Mvp Petkovic

LA CRONACA

Il primo punto del match è di Tatarov, direttamente dal servizio, ma il primo break arriva per la Mint, che con Zaytsev capitalizza il 6-4 in mani out, per poi ripetersi a muro sul 8-6. Petkovic si vendica, sportivamente, subito e riporta Grottazzolina in parità a quota 10. Ancora Zaytsev a ridare l’allungo ai locali con i tre attacchi vincenti del 16-13 che costringono Ortenzi al time out. La Yuasa si aggrappa molto al suo opposto serbo che la riporta in parità a quota 18. Un fulmine al servizio di Comparoni colpisce Marttila che non controlla, ancora Petkovic per il muro del 19-21 Yuasa sempre sul finlandese. L’ace di Fedrizzi regala ai suoi il set point, chiude Tatarov con il diagonale del 22-25.

Avanti Grottazzolina in apertura di secondo set, l’ace di Fedrizzi vale il 2-4, il solito Petkovic per il 4-7 in mani out. Non c’è tocco a muro sull’attacco di Fedrizzi da posto quattro, si blocca la Yuasa e Monza torna sopra con l’ace di Marttila che vale il 8-7. Ancora dai nove metri il ribaltone grottese, ancora con Fedrizzi, imitato poi dal compagno Demyanenko per il 12-14. Marttila accorcia a muro, ace di Szwarc per la nuova parità a quota 16. Ancora il finlandese ad inventarsi il vantaggio monzese di seconda intenzione in pipe, magia di Kreling che regala a Szwarc il cioccolatino del 19-17. La lunghissima azione del 20-21 la chiude Fedrizzi, ma quante difese e che spettacolo agonistico. Zhukouski mura ad uno Szwarc riportando la Yuasa in parità, Demyanenko vince il contrasto a muro con il suo connazionale per il 21-22 grottese, con Eccheli che toglie lo stesso Szwarc per Rohrs. Subito protagonista il tedesco col muro su Tatarov, per poi ripetersi in attacco, Zhukouski però decide che il set deve chiudersi qui e direttamente dai nove metri sigla il 24-26 che concede a Grottazzolina, per la prima volta in stagione, il doppio vantaggio.

Il primo vantaggio Yuasa arriva sul 3–4, con Zaytsev che la spara out senza muro, il muro di Beretta su Petkovic vale il 6-5 Mint, che allunga fino al 9-6 con Szwarc. Non c’è tocco a muro sull’attacco dello “zar”, Demyanenko mura Szwarc e Grottazzolina torna sopra 10-11. Cambio immediato per Eccheli, che rimette ancora una volta Rohrs da opposto (anche Lawani non è al meglio), subito a segno. Il 12-14 è di Petkovic, che spinge una palla velenosa sul muro Mint, Rohrs cerca il mani out su Zhukouski ma il croato non si fa “uccellare”. La Yuasa Battery è on fire, Fedrizzi dai nove metri spinge da par suo ed è 12-17 per la truppa di Ortenzi, il monster block di Comparoni su Marttila è da urlo e vale il 14-20. Guizzo della Mint, con Rohrs al servizio i brianzoli accorciano fino al -3 che costringono Grottazzolina al time out. Tatarov salta in cielo e bombarda, superdifesa di Marchisio ed il muro di Petkovic vale il 17-22. Ancora Rohrs a riportare Monza sotto di tre. Il primo tempo di Demyanenko vale il match point, annullato da Zaytsev, Dusan Petkovic, Mvp ed autentico mattatore, chiude però subito un match storico che vale la prima vittoria in Superlega per Grottazzolina, in un imprevedibile scontro diretto, in trasferta e col massimo scarto.

Una ripartenza da sogno, dunque, quella della Yuasa Battery in questo girone di ritorno. Le ultime confortanti prestazioni, pur senza punti, avevano lasciato intendere che la gara potesse essere combattuta ad armi pari, ma lo spirito messo in campo dai ragazzi grottesi è stato davvero eccezionale e di fronte ad una tale compattezza la Mint, forse anche sorpresa, è stata costretta ad ammainare bandiera bianca. Sorride finalmente Grottazzolina, e lo fa con merito, perché sopportare tanto senza raccogliere ti forgia, ma stasera, finalmente, c’è spazio anche per il puro godimento.

LE DICHIARAZIONI

«Non ci siamo inventati nulla, in realtà – dice coach Ortenzi – se non il fatto di giocare la nostra migliore pallavolo facendo quello che dovevamo fare, ovvero rimanere sempre attaccati alla partita, cosa che ci ripetiamo costantemente dall’inizio della stagione per competere a questi livelli. Quando perdi tante partite – continua l’allenatore nella sua disamina – senti il peso di non riuscire a vincere, e lì e difficile rimanere sul pezzo e mantenere alte le motivazioni. Questa vittoria invece è figlia della capacità che hanno avuto i ragazzi di non strafare, di avere pazienza, di sopportare, lo stiamo facendo da mesi e ieri è venuto finalmente fuori anche in campo».

Una partita che poteva essere quasi decisiva, in caso di sconfitta, ma che non risolve ovviamente tutto ora che è arrivata la prima attesissima vittoria: «Non eravamo malati terminali prima, non siamo guariti oggi. Coi ragazzi ci siamo ripromessi di provarci fino in fondo, abbiamo vinto nel momento e nel modo più difficile, e questa è stata una grande risposta da parte loro». Parole da leader anche quelle di un Dusan Petkovic finalmente ritrovato, protagonista assoluto del match con 18 punti all’attivo e giustamente premiato come Mvp. Ai complimenti per il fatto di essere stato eletto miglior giocatore della partita e per la vittoria di squadra, il serbo ha subito voluto rispondere rimettendo le cose nel giusto ordine: «E’ il contrario, semmai, complimenti alla squadra per i tre punti in un match difficile, e a me per il premio di Mvp. Sono molto felice che siamo riusciti a vincere, abbiamo atteso questa vittoria per tanto tempo, finalmente è arrivata e l’emozione è grande. Spero che possa essere solo la prima, che sia per noi un nuovo inizio e che possano seguirne tante altre». E’ quello che sperano i tanti tifosi ed appassionati che hanno a cuore le sorti della più piccola realtà pallavolistica mai approdata in Superlega, la cui storica prima vittoria è nel frattempo finita nelle pagine di tanti broadcaster nazionali. «L’obiettivo che ci siamo dati dall’inizio – conclude coach Ortenzi – è quello di lasciare una traccia, sul territorio, nello sport e nel sociale. Quanto questa sarà profonda lo scopriremo solo cammin facendo, ma lo dovremo fare senza mai snaturarci».


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