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«La nostra mission è aprire le porte di Confindustria. Aziende giovani? Un segnale molto importante» Videointervista al presidente Luciani

MONTEGRANARO - Momento importante dell’incontro di Confindustria è stato l’intervento del rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori, che ha fatto una fotografia della situazione industriale della nostra regione, focalizzandosi in particolare sul Fermano. Un territorio nel quale si perdono residenti e anche stranieri, con un andamento negativo in termini di popolazione nei prossimi anni. Ma resta una zona con opportunità molto importanti per la quale è necessario creare appeal con apposite strategie.
Intervista al presidente Confindustria Fermo, Fabrizio Luciani

di Roberto Cruciani

Un Consiglio di Confindustria estremamente partecipato e ricco di spunti interessanti che ha aperto le porte ai nuovi associati, in larga parte aziende giovani e volte all’innovazione, che rappresentano anche vari settori. Tanti i presenti all’Hotel Horizon di Montegranaro, ieri pomeriggio, dove si è fatto anche il punto, con il presidente di Confindustria Fermo Fabrizio Luciani, sullo stato di salute dell’industria fermana.

«Per andare ad utilizzare una nota citazione possiamo dire che la situazione è grave ma non seria. Battute a parte, sappiamo che per il nostro territorio incide particolarmente il settore moda, che in questa fase è un settore che soffre in maniera particolarmente forte. Come in tutte le situazioni di difficoltà emergono anche molte opportunità. Ci sono importanti potenzialità nelle nostre realtà, come emerso da questo incontro, che sapranno andare ad affrontare nel migliore dei modi questa fase di difficoltà». Un dato che balza all’occhio è l’apertura a nuove realtà che si associano (presentate nel corso dell’appuntamento all’assemblea) e che sono linfa vitale per Confindustria ma in generale per l’economia dell’intero territorio.

«Un segnale molto importante – continua il presidente Luciani – quello relativo alle nuove aziende che entrano in Confindustria, soprattutto per il fatto che sono aziende molto giovani e molto variegate nei propri settori. Come Presidente mi sono posto quale mission quella di aprire le porte di Confindustria in senso lato. Quindi essere accoglienti, presentare Confindustria come la casa delle imprese e come tale essere al loro fianco sia nelle difficoltà che nei successi. Questo messaggio in parte è passato e quindi siamo sempre più ottimisti per il futuro perché vediamo interesse verso questa nuova Confindustria che vuole guardare sempre avanti».

Momento importante dell’incontro di Confindustria è stato l’intervento del rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori, che ha fatto una fotografia della situazione industriale della nostra regione, focalizzandosi in particolare sul Fermano. Un territorio nel quale si perdono residenti e anche stranieri, con un andamento negativo in termini di popolazione nei prossimi anni. Ma resta una zona con opportunità molto importanti per la quale è necessario creare appeal con apposite strategie. Le potenzialità ci sono perché la qualità della vita e anche delle aziende è importante ma resta determinante fare squadra, creare le sinergie per rendersi appetibili fuori dai confini e guardare con fiducia all’internazionalizzazione. Per crescere, ha sottolineato Gregori, è necessario un coinvolgimento maggiore anche dei dipendenti e soprattutto guardare al cambiamento non come un rischio ma come un’opportunità, oltre che avviare un rapporto sempre più importante con le Università che formano moltissimo ma spesso i ragazzi scelgono di andare fuori. Intercettare queste opportunità rappresenta un elemento determinante per la crescita dell’Industria Made in Fermo.


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