«La finalità dei social, classico esempio di eterogenesi dei fini»

Giuseppe Fedeli

di Giuseppe Fedeli *

La finalità dei social, classico esempio di eterogenesi dei fini

Qual è la vera finalità dei social e ‘app’ varie? Di-vertire l’utente dalle cure quotidiane, catturandolo in un flusso di coscienza circolare, convergente, facendo di lui un consumatore con tanto di statino. Un loop letale imbriglia, fino ad annullare le coordinate spazio/temporali, la volontà dell’internauta, al punto da privarlo di ogni strumento critico, con buona pace del libero arbitrio. Insomma, a trionfare è la pubblicità, sono gli sponsor, attraverso i banner: più sono le visite, più sono i like, più le agenzie pubblicitarie sono invogliate a ‘investire’ in rete, scegliendo sito e pagina. Il consumatore, pensando di avere il mondo in una stanza, e di essere al timone della nave che naviga il mare magnum del web, non realizza di essere facile preda di un sistema, che lo controlla, con un controllo costante, un monitoraggio sui suoi gusti e le consequenziali scelte: inconsapevolmente e allegramente schiavo del ‘padrone’, egli vive a sua insaputa una sindrome di Stoccolma, disviando dal reale, è risucchiato in un gorgo, che non gli dà scampo. Come dire: contento e gabbato!
Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere…
Ps
Un discorso a parte (anche se complementare) va fatto per l’intelligenza artificiale, di cui abbiamo già parlato. Discorso riservatissimo, perché debbono ancora essere ridati i motori: sarà un aiuto, o farà parcheggiare definitivamente il cervello degli utenti? Tra l’-aut/aut, una zona sfumata, ad oggi non indagabile.
* giudice

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