di Roberto Cruciani
Presentata ufficialmente oggi pomeriggio, presso la Sala Consiliare della Provincia di Fermo, l’edizione 2025 del Torneo della Disputa “Dire e Contraddire” e per l’Ordine degli Avvocati di Fermo questa è la quarta edizione. Sono ben sei gli istituti superiori della provincia di Fermo che hanno aderito all’iniziativa. Parliamo del Liceo Caro – Preziotti Licini di Fermo, del Liceo Scientifico Calzecchi Onesti di Fermo, dell’Itis Montani di Fermo, del Polo Urbani di Porto Sant’Elpidio, dell’Itet Carducci Galilei di Fermo e dell’Ipsia Ostilio Ricci di Fermo. Tutti gli istituti, con i loro ragazzi accompagnati da dirigenti scolastici e insegnanti, hanno raccontato l’esperienza della passata annata ma anche presentato i rispettivi loghi e i progetti con i quali si presentano a questa edizione. Il Foro di Fermo è stato abbinato ai Fori de L’Aquila e Teramo e la scuola fermana che supererà la sfida interna, in programma il 17 marzo al Tribunale di Fermo, affronterà le squadre abruzzesi il successivo 24 marzo.
Il Torneo della Disputa “Dire e Contraddire” rientra tra le progettualità che il Consiglio Nazionale Forense, attraverso la Commissione in materia di progetti “Educazione alla legalità”, ha portato avanti sin dal 2021 con l’obiettivo di fornire ai giovani le tecniche per saper argomentare e contro-argomentare in maniera efficace ed efficiente, permettendo di acquisire la padronanza del “saper dire” e “contraddire” mediante un discorso efficace modulato a ritmo di ethos, logos e pathos. Proprio l’Avvocatura istituzionale si è assunta la responsabilità e l’impegno di essere vicino ai giovani per insegnar loro a comunicare in modo, appunto, efficace ed efficiente.
I saluti iniziali sono stati fatti da Fabiana Screpante, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Fermo insieme ad Alessia Capretti, responsabile del Progetto Legalità del Coa Fermo (il consiglio dell’ordine degli avvocati del Fermano). «L’Ordine di Fermo ha creduto da subito in questa opportunità – ha sottolineato l’avvocato Capretti – per esprimere in questo modo la funzione sociale, aprendoci alle nuove generazioni, con l’uso della parola. La disputa di quest’anno si svolgerà il prossimo 17 marzo, su una frase di di Piero Calamandrei in merito alla quale dovranno svilupparsi le argomentazioni. Saranno costituiti due gironi e le relative scuole vincenti si sfideranno per determinare chi rappresenterà il Collegio di Fermo che andrà a sfidare quello de L’Aquila e Teramo il successivo 24 marzo».
Dal sindaco di Fermo, anche lui avvocato, Paolo Calcinaro, sono arrivati i saluti istituzionali, rivolti «ai colleghi presenti e a tutti i ragazzi. Io mi sento privilegiato nel fare il sindaco con un bagaglio culturale che è quello giuridico-forense perché si è formati in tanti ambiti. In questo modo avrete – le parole del primo cittadino nel rivolgersi ai ragazzi – una pillola che rimarrà come metodo per la vostra vita. Vi auguro buon divertimento e di portarvi qualcosa dentro da questa esperienza, ringraziando l’Ordine per il grande impegno che mette in campo sempre». Il dottor Alberto Pavan, in rappresentanza del Tribunale di Fermo, si è congratulato per la «splendida iniziativa che permette di mettere in atto l’arte del confronto e del dialogo, sostenere la tesi, valutare l’antitesi e arrivare ad una sintesi seguendo tutti i dati fattuali. Sfruttate questa opportunità, ragazzi. La scuola è la prima maestra di vita»
In rappresentanza del Consiglio nazionale Forense è intervenuta l’avvocato Francesca Palma: «Abituarsi al rispetto dell’altro è la prima regola di legalità. Dire e contraddire ci insegnano a discutere di tutto ma nel pieno rispetto degli altri. La funzione sociale dell’avvocatura la sto vedendo fiorire anche da queste iniziative. I ragazzi sono la classe culturale del domani. Devono diventare le teste pensanti del Paese e mi auguro che questo torneo possa aiutarli».
A quello di Francesca Palma è seguito l’intervento di Angela Mazzia, responsabile nazionale del Torneo “Dire e Contraddire” che si è rivolta ai ragazzi presenti. «Lo scorso anno vi ho conosciuto alle finali di Roma e vi ho apprezzato. Questo torneo è un’alfabetizzazione del conflitto e della comunicazione, con grande emozione dico grazie a tutti coloro che hanno voluto fortemente che questo progetto diventasse nazionale. Come rendere i giovani dei cittadini pensanti che conoscano l’etica del dialogo costruttivo? Per rispondere a questo nasce il Torneo della Disputa. Col torneo vogliamo dare ai ragazzi strumenti, mettendoli in pratica per farli rimanere nella loro formazione seguendoli per tutta la vita. Che i giovani possano sempre esercitare la possibilità di ragionare con la loro testa».
Poi la parola è passata ai ragazzi con le sei scuole che si sono presentate, illustrando le loro peculiarità e i loro simboli. Al termine della presentazione il passaggio di consegne con il Liceo Caro – Licini, vincitore proprio a livello nazionale lo scorso anno, a passare le consegne alla nuova Disputa e proprio i sei ragazzi vincitori uscenti, hanno estratto i nomi delle scuole per formare i due gironi.
Primo Girone: Itet Carducci Galilei, Ipsia Ostilio Ricci, Liceo Scientifico Onesti
Secondo Girone: Polo Urbani, Iti Montani, Liceo Caro – Licini
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