di Sandro Renzi
L’assemblea voluta dall’assessore Fabio Senzacqua al Pic pesca, per fare il punto sulla vicenda porto insieme agli operatori ed a tanti diportisti allarmati, si è conclusa con l’impegno di dare vita ad una consulta aperta a tutte le realtà che hanno a che fare con l’infrastruttura. La gestione tecnico-economica, per ora, sarà affidata alla Sgds Multiservizi. Ma restano, ovviamente, i tanti dubbi espressi proprio dai titolari di un posto barca ed oggetto di svariate domande al termine dell’assemblea. Il sindaco Valerio Vesprini ha assicurato che tutelerà i posti di lavoro e garantirà «la massima collaborazione con tutte le realtà che vivono il porto» ha scritto in un post, tutelando al contempo la città.
Nel ripercorre quanto avvenuto in questi due anni è stato rimarcato che, da parte del Comune di Porto San Giorgio, sono stati fatti tutti i tentativi possibili per arrivare all’obiettivo, ovvero incassare 970 mila euro di canoni demaniali mai pagati dalla società. E pure che il ricorso alla carte bollate è sempre stata ritenuta l’extrema ratio. Salvo poi dover difendersi in Tribunale, sia in sede civile che amministrativa, chiamato in causa proprio dal Marina. E sempre il primo cittadino ha annunciato che la società Marina dovrà sgomberare dal porto entro il 25 maggio. La comunicazione è già partita, dando seguito a quanto stabiliva anche il Consiglio di Stato confermando la pronuncia del Tar. «L’obiettivo -spiega ancora Vesprini- è disegnare tutti insieme il futuro del nostro porto aumentandone la produttività e sviluppando i servizi attraverso una partecipazione congiunta con il territorio ed i 7 milioni di euro che abbiamo investito nella struttura sono la testimonianza di quanto l’impegno sia concreto e reale». Da parte sua l’assessore Senzacqua ha confermato di aver chiesto la piena collaborazione del concessionario per traghettare la gestione verso il Comune e la Sgds in attesa di una gara pubblica. I tempi? Lunghi per un bando di per sé complesso. E non si prospetta neanche in discesa l’iter per inventariare tutti i beni presenti all’interno del porto turistico. Sarà una operazione complessa pure questa, tant’è che alla fine dell’assemblea sono state raccolte le anagrafiche dei presenti con i relativi posti barca assegnati nel tentativo di ricostruire da zero un aspetto della gestione amministrativa. Se il buongiorno si vede del mattino allora per l’Amministrazione non saranno giornate belle quelle che si prospettano da qui a fine maggio. Da una parte le incombenze per la stagione estiva che sta per partire, l’avvio delle opere di manutenzione ordinaria che spettano ora al Comune e le istanze dei diportisti, molti dei quali uscita dall’assemblea con lo stesso carico di perplessità con cui si erano presentati, dall’altra le difficoltà che gioco forza gli uffici di via Veneto incontreranno per dare seguito alle sentenze.
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