di Cristiano Ninonà
*** aggiornamento delle 11,59 del 26 aprile ***
Il mondo intero si stringe nel dolore per la scomparsa di Papa Francesco, un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia con la sua umiltà, la sua vicinanza ai più deboli e la sua instancabile lotta per la pace. In questo momento di lutto, la comunità di Montegiorgio ha risposto con un gesto di grande solidarietà.
Un team sanitario della Misericordia di Montegiorgio è partito alla volta di Roma per assicurare assistenza sanitaria ai migliaia di fedeli che si sono recati in queste ore a rendere omaggio al Santo Padre. Un impegno di due giorni, un abbraccio di solidarietà che testimonia la presenza e la prontezza della nostra comunità nei momenti cruciali.
Questa mattina, alle 10, in piazza San Pietro in Vaticano, i funerali di Papa Francesco. Presenti 200.000 fedeli, un afflusso imponente che ha richiesto l’attivazione di un piano di emergenza sanitaria di vasta portata. Migliaia di soccorritori delle Misericordie provenienti da tutta Italia hanno risposto all’appello, allestendo un campo base a Centocelle per garantire un servizio sanitario efficiente.
Tra questi soccorritori, il team della Misericordia di Montegiorgio porta con orgoglio la “bandiera” del territorio fermano, rappresentato soprattutto dall’arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio (anche lui presente ai funerali) dimostrando ancora una volta la generosità e la dedizione della nostra comunità. Un piccolo gesto di solidarietà, quello della Misericordia montegiorgese, in un evento di portata mondiale, un segno tangibile di quanto la nostra umanità possa fare la differenza.
«Un’emozione indescrivibile – racconta la delegazione montegiorgese – e farlo con la divisa lo è ancora di più. In giallo ciano siamo tantissimi di tutta Italia.. ma oggi tantissimi anche di croce rossa, verde ecc. Sapere che nel nostro piccolo contribuiamo e facciamo parte dell’organizzazione del funerale del Papa, un evento purtroppo luttuoso ma di caratura comunque mondiale, è davvero emozionante. Si incontrano tantissimi fedeli, sacerdoti, suore di ogni nazionalità e provenienti da ogni angolo del mondo. Tantissime bandiere di altri Stati. Non è facile spiegare cosa stiamo vivendo in queste ore ma resta un’esperienza unica, forte, indescrivibile».
A seguire foto del 25 aprile 2025
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