Scuola Collodi, si attende l’ok per la variante. Il piano B fa paura, Ciarpella: «Non vogliamo nemmeno prenderlo in considerazione»

PORTO SANT'ELPIDIO - Un progetto obsoleto sotto il punto di vista economico e tecnico. Questo dietro al blocco dei lavori per la realizzazione della scuola Carlo Collodi nel quartiere Corva. A spiegarlo è stato il primo cittadino Massimiliano Ciarpella, insieme alla sua giunta, nell’assemblea pubblica tenutasi ieri a Villa Maroni. Un rewind generale quello fatto dal sindaco che ha ripercorso, punto per punto, quanto raccontato in questi mesi da Cronache Fermane fino ad arrivare alle ultime settimane spiegando la situazione ad oggi.

Un progetto obsoleto sotto il punto di vista economico e tecnico. Questo dietro al blocco dei lavori per la realizzazione della scuola Carlo Collodi nel quartiere Corva. A spiegarlo è stato il primo cittadino Massimiliano Ciarpella, insieme alla sua giunta, nell’assemblea pubblica tenutasi ieri a Villa Maroni. Un rewind generale quello fatto dal sindaco che ha ripercorso, punto per punto, quanto raccontato in questi mesi da Cronache Fermane fino ad arrivare alle ultime settimane spiegando la situazione ad oggi.

«Lo scorso 3 marzo, il Rup del Comune ha dichiarato la sospensione dei lavori. Il problema è che il progetto presenta delle lacune sia sul lato di vista economico che strutturale» ha spiegato Ciarpella, ricordando come la gara all’epoca riportava i prezzi del primo semestre 2022, oggi non più applicabile, così come la mancanza di alcuni spazi come una mensa che permetta il servizio unico.

«Abbiamo fatto due incontri in Ascoli col referente Usr e due incontri a Roma con il senatore Guido Castelli che è il responsabile della ricostruzione. Dobbiamo integrare il contributo dell’Usr del 2023 perché ad oggi non è più sufficiente realizzare l’opera con il catalogo prezzi 2024/2025. Abbiamo quindi avviato i contatti per avviare una variante che stia dentro i limiti del 50% al fine di poter dar via il lavori alla SafiArt.Srl. Ora quello che manca è che la struttura commissariale ed ufficio giuridico diano l’ok alla realizzazione della variante. In settimana dovrebbe arrivare la risposta e finalmente potremo avere il quadro più chiaro. Se tutto si definisce entro un mese massimo, crediamo che per settembre si potrebbe riavviare il cantiere. Abbiamo dato la disponibilità ad integrare anche con risorse nostre, perché sappiamo l’importanza della scuola. Lo scenario B non vogliamo nemmeno prenderlo in considerazione fino a quando c’è la volontà congiunta della ditta vincitrice e dell’amministrazione e di tutte le parti in causa per realizzare il nuovo plesso scolastico». Un’opera che passerebbe quindi da 2.300.000 ai 3.500.000 di euro circa. Ma quale sarebbe lo scenario B? Ricominciare tutto da capo, ripartendo con l’iter da zero e quindi tornare alla fase progettuale, riconvocare la gara e traslare tutto di 24/36 mesi.

Maikol Di Stefano


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti