Alluvione e morti, gruppo di turisti del Fermano a Petra. Squadroni: «Siamo stati miracolati»

GIORDANIA - La tour operator sangiorgese era a Petra con un gruppo di dieci persone quando è arrivata la pioggia torrenziale: «Eravamo lì la mattina del disastro, avevamo già visitato il sito ed eravamo rimasti al suo interno per il pranzo - racconta Squadroni - alcuni di noi erano tra le bancarelle per comprare dei souvenir, altri erano andati nella parte alta, quella che si raggiunge con gli scalini poi divorati dall'acqua. E' stato un attimo: dopo una forte folata di vento è arrivata la pioggia che ha spazzato via tutto»

di Giorgio Fedeli

C’erano anche loro a Petra, in Giordania, quando è arrivata l’alluvione costata la vita a due persone. Un gruppo di turisti dal Fermano ha vissuto in presa di diretta quei momenti di angoscia e disperazione per un’ondata di pioggia e fango che ha mietuto anche due vittime. Fortunatamente loro stanno tutti bene «ma siamo stati davvero miracolati» racconta Betty Squadroni, la tour operator sangiorgese che li accompagna.

«Eravamo lì la mattina del disastro, avevamo già visitato il sito ed eravamo rimasti al suo interno per il pranzo – racconta Squadroni – alcuni di noi erano tra le bancarelle per comprare dei souvenir, altri erano andati nella parte alta, quella che si raggiunge con gli scalini poi divorati dall’acqua. E’ stato un attimo: dopo una forte folata di vento è arrivata la pioggia che ha spazzato via tutto. Quelli che stavano nella parte alta si sono precipitati verso il basso, tra pioggia e fango, altri si sono riparati in una grotta. Stava venendo giù una parte di montagna e da quelle parti piogge del genere sono cosa rarissima. Ci siamo rifugiati tutti sotto un baracchino, all’inizio di un vialone. Siamo stati miracolati. Se fossimo stati lì 15 minuti prima, la pioggia torrenziale ci avrebbe trascinato via. Non ci sono praticamente ripari».

Scene da apocalisse in cui, per Squadroni, spicca solo il grande cuore della macchina dei soccorsi: «Bravissimi quelli della Protezione civile locale e della Polizia. Tra le strade che erano impraticabili, a noi ci ha portato in salvo proprio la Polizia. Non funzionava nulla ma in questo caos commovente vedere i ragazzi del posto che si preoccupavano più per noi che per loro. Hanno lasciato le loro cose con la pioggia che spazzava via i loro oggetti, per aiutare noi. Fortunatamente stiamo tutti bene».


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