Gionata Borraccini lascia il calcio, l’omaggio della sua Ponzano Giberto

Una vita trascorsa in mezzo al campo a gonfiare le reti degli avversari, ma dopo 25 anni di onorata carriera, bomber Gionata Borraccini ha deciso che era il momento di dire basta ed appendere le scarpette al chiodo. 

«É stata una decisione molto difficile da prendere. Però ti rendi conto che è finito un percorso bellissimo della mia vita – commenta Borraccini – famiglia ed impegni di lavoro anno la priorità anche se il calcio resterà parte di me».

Sabato scorso l’attaccante è stato omaggiato dalla sua Ponzano Giberto, di cui è stato anima e capitano in questi lunghi anni, chiusi riuscendo anche a coronare il sogno di giocare insieme a suo fratello Giacomo con la maglia del loro paese. 

«Il momento più bello della carriera, combacia con quello che ho avuto più rammarico. Correva l’anno 00/01 e giocavo con la Primavera della Fermana, lì mi sono avvicinato molto ai professionisti e il rammarico più grande è di non aver avuto la spinta giusta per arrivare in quel mondo. Per il resto tra le soddisfazioni ci metto gli anni e le vittorie con Montottone e Ponzano – racconta l’attaccante – sicuramente negli ultimi anni la spinta a continuare me l’ha data mio fratello Giacomo, abbiamo un legame forte dopo la scomparsa di nostra mamma. Anche se qualche volta non andiamo d’accordo».

Per ora Borraccini ha deciso di prendersi un po’ di tempo per se e la sua famiglia, ma non esclude un futuro ritorno nel calcio

«Ora mi aspetta un po’ di riposo, mi godo un po’ la mia famiglia, il mio piccolo principe Diego e mia moglie che mi è stata sempre vicino in tutto e per tutto, poi si vedrà. In futuro mi piacerebbe occuparmi in qualche modo di calcio, che è la mia grande passione, ovviamente giocare non sarà mai come seguirlo da fuori – conclude Borraccini – vorrei cogliere l’occasione per ringraziare pubblicamente tutti quelli che hanno partecipato sabato alla festa al campo e la società Ponzano Giberto, i compagni di squadra, il mister Omar Chiarini e tutta la dirigenza».