Minaccia una donna, si fa consegnare il denaro e scappa: identificato. Quattro denunce per reati predatori

INDAGINI a Fermo, Porto San Giorgio, Pedaso e Monte Urano

Nel corso di alcune recenti operazioni condotte dai Carabinieri su tutto il territorio provinciale, sono stati denunciati quattro individui per reati predatori. 

A Fermo, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato un uomo di circa 40 anni marocchino residente in città, ritenuto responsabile del reato di rapina. L’uomo avrebbe minacciato una donna che stava passeggiando in una via del centro storico, facendosi consegnare la somma di 40 euro per poi darsi alla fuga. L’uomo è stato individuato grazie alle tempestive indagini condotte grazie anche al supporto delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private; 

A Monte Urano denunciato un italiano di circa 40 anni, residente in città, identificato quale autore del tentato furto ai danni di una tabaccheria di quel centro, avvenuto nella notte del 9 marzo 2025. A Pedaso, invece, denunciato un italiano di circa 20 anni. La vittima di un furto ha riferito ai militari di aver lasciato il proprio cellulare presso un distributore di carburante e dopo essersi accorto della dimenticanza, tornato in nell’attività non lo ha più ritrovato. L’autore del furto è stato incastrato grazie alle telecamere di videosorveglianza presenti; A Porto San Giorgio, infine, denunciato un uomo di circa 50 anni residente nella provincia di Brescia, ritenuto autore del reato di furto con destrezza. A conclusione di una indagine, avviata a seguito della denuncia di un cittadino, è stato accertato che all’interno di un bar del luogo, approfittando della confusione degli avventori, l’uomo si era impossessato di un borsello lasciato momentaneamente incustodito dalla vittima, contenete effetti personali e carte di pagamento. 

«Le operazioni citate evidenziano l’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri nel contrastare i reati predatori. I Carabinieri continueranno a lavorare incessantemente per assicurare alla giustizia i responsabili di tali reati, con una presenza attiva sul territorio e con indagini mirate» concludono proprio dall’Arma.


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